Netalia: il nome del public cloud nazionale

L’azienda fondata e guidata da Michele Zunino si presenta alla vigilia del rinascimento del cloud nella PA italiana con una strategia chiara, un’identità specifica e un fatturato in rapido aumento. Public cloud per l’erogazione di IaaS e PaaS e sovranità dei dati sono i punti centrali.

Netalia nasce nel 2010 intuendo, prima di altri, che, in un mondo in rapida evoluzione, il tema del trattamento dei dati e della loro tutela a livello giuridico e di proprietà intellettuale sarebbe stato centrale.

Oggi Netalia è un Public cloud service provider indipendente che si rivolge, idealmente, alle 10mila aziende italiane che hanno un fatturato superiore a 50 milioni di euro, erogando servizi tramite tre “region” situate a Genova, Milano, Palermo (una quarta region è in arrivo a Roma entro la fine dell’anno), offrendo un pieno controllo delle informazioni all’interno di un perimetro geografico certo e nazionale.

L’azienda conta, attualmente, una quarantina di professionisti e ha chiuso il fatturato 2022 a quota 5,5 milioni di euro con una crescita del 66% rispetto all’anno precedente e previsioni di raddoppio nel 2023. Un’accelerazione che fa affidamento anche sul contributo che proviene dai partner che gestiscono direttamente le logiche di business delle aziende clienti.

L’offerta di public cloud di Netalia si realizza attraverso una piattaforma distribuita, disponibile a consumo, realizzata sfruttando infrastrutture di rete esterne e data center affittati, per erogare una serie di servizi in ambito IaaS e PaaS. Una scelta che risponde al progressivo spostamento in corso dalle infrastrutture fisiche a quelle virtuali e all’adozione, sempre più diffusa, di piattaforme accedute in modalità di servizio.

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Michele Zunino, amministratore delegato di Netaila

“Ci stiamo avvicinando sempre più al mondo dei servizi virtualizzati dove si elaborano le nuove funzioni e i nuovi processi che permettono alle organizzazioni di crescere e migliorare – spiega Michele Zunino, Fondatore e Amministratore Delegato di Netalia –. Il cloud diventa elemento abilitatore indispensabile per modernizzare i modelli di business e Netalia si concentra sui temi di compliance, valorizzazione dell’informazione e di business continuity. Non crediamo al concetto dell’operatore verticalmente integrato e, pertanto, occupiamo uno specifico Layer della catena del valore, che è quello della creazione, evoluzione ed esercizio della Netalia Cloud Platform, per portare alle aziende i servizi IaaS e PaaS. Tutto ciò rivolgendo una grande attenzione anche al mercato degli sviluppatori e dei nuovi modelli di sviluppo del software diventando, in questo senso, abilitatori per chi vuole proporre servizi in modalità SaaS.”

In relazione alle nuove opportunità legate alla nascita del Polo Strategico Nazionale Netalia si propone, dunque, come interlocutore dell’esecutivo e come aggregatore di esigenze e soluzioni.

L’azienda persegue un progetto a medio e lungo termine con l’obiettivo dichiarato di conquistare entro il 2030 una quota pari al 2% di un mercato che in Italia, entro quel periodo, arriverà a valere 10 miliardi di euro.

Un public cloud autenticamente sovrano

La strategia di Netalia si appoggia su due pilastri: il public cloud come modello di riferimento per l’erogazione dei servizi e un perimetro di azione che corrisponda geograficamente e a livello normativo e fiscale a quello nazionale. 

Il tema del perimetro giuridico normativo è un elemento centrale nella visione di Netalia legato direttamente alla tematica della sovranità dei dati. In accordo a questa visione Netalia prevede un modello del trattamento di informazione conforme alla legislazione italiana, che ha ottenuto la certificazione anche per il trattamento conforme dei dati normativi e giuridici.

Ragionare in ottica di sistema è un tratto distintivo della visione che guida Netalia, che implica operare in ambito di reti e infrastrutture digitali assumendosi responsabilità a livello sociale, economico e politico.

“Oggi la competitività di un sistema è data da due aspetti – sottolinea Zunino -: la disponibilità di una mole di dati molto ampia e la capacità di calcolo a disposizione. Il perimetro di tutela per un sistema di questo tipo deve però essere quello nazionale. È fondamentale che tutta la filiera dell’infrastruttura risieda in Italia. Per questo, la sovranità nazionale non va considerata un protezionismo formale ma, invece, difesa di un intero sistema produttivo, contro qualunque evenienza. Si tratta di una necessità che i delicatissimi equilibri geopolitici di oggi dimostrano ogni giorno”.

Tra i temi tecnologici centrali nell’offerta Netalia vi è la sicurezza, che l’azienda gestisce direttamente a livello perimetrale, delegando a soggetti esterni quella di tipo applicativo. Un altro punto essenziale è la capacità di interpretare il bisogno dei clienti per creare soluzioni altamente personalizzate.

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