Ofo: a Milano col bike sharing la bici la prendi e la lasci dove vuoi

Da novembre diventa operativa a Milano Ofo, la piattaforma di bike sharing innovativa che prevede bici hi tech, dotate di GPS, che possono essere prese e posteggiate in qualsiasi punto della città

Milano è la prima città italiana a ospitare Ofo, piattaforma di bike sharing innovativa per la sua natura “station free”, sviluppata da un’azienda cinese.

Dopo un periodo promozionale con la collocazione in città di 4mila biciclette, il progetto entra nel fase commerciale. Beppe Sala, Sindaco di Milano, ha voluto essere presente alla presentazione ufficiale, a testimonianza della dedizione della città meneghina per un modello di mobilità sostenibile.

“Si tratta di un servizio che è fondamentale per la nostra città – ha esordito il Sindaco di Milano -. Siamo partiti alcuni anni fa con un sistema di bike sharing a stallo e abbiamo compreso che ora la città era matura per un’ulteriore diffusione e promozione delle biciclette. Viviamo un momento che richiede un’accelerazione sulle tematiche ambientali. Questo è un trend globale, che mi troverà in prima linea con i sindaci di tante grandi città del mondo”.

Antonio Rapisarda, Beppe Sala Marco Menichetti
Da sinistra a destra: Antonio Rapisarda country manager di Ofo, Beppe Sala Sindaco di Milano, Marco Menichetti city manager di Ofo

I bandi già assegnati dal Comune di Milano porteranno alla presenza sul territorio comunale di 12mila biciclette, che si andranno ad aggiungere alle 4650 biciclette a stallo. Per il 2018 il livello di espansione sul Comune di Milano si fermerà a questi numeri e l’attenzione sarà rivolta all’estensione verso i Comuni della città metropolitana.

“La città che noi vogliamo – ha continuato Sala – è una in cui non si vieta l’uso della macchina, ma si cerca il più possibile di disincentivare un uso dell’automobile non allineato agli interessi della città. Questo significa muoversi lungo due direttrici: avere mezzi meno inquinanti e, attraverso il sistema dello sharing, ridurre la proporzione del numero di auto per abitanti. Ora questo rapporto è di poco superiore a 50 auto per 100 abitanti e il nostro obiettivo è di arrivare a 40”.

Il Sindaco di Milano ha anche elogiato Ofo per aver soddisfatto le richieste e le aspettative espresse dal Comune di Milano, garantendo una diffusione rapida del servizio e facendo in modo che il sistema fosse controllato.

Una piattaforma di bike sharing a flusso libero

Ofo è stata fondata nel 2014 dal cinese Dai Wei che, durante gli studi all’Università di Pechino, insieme ad alcuni amici, elaborò l’idea del bike sharing a flusso libero. Il servizio, dopo essere stato implementato nei campus si espanse con due progetti pilota nelle città di Pechino e Shanghai.

Da allora Ofo ha avuto una crescita strabiliante raccogliendo il sostegno di molti investitori con un ultimo round di investimento nel 2017 per un valore di 700 milioni di dollari capitanato da Ali Baba.

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Attualmente Ofo è presente in 180 città di 16 Paesi con l’obiettivo per il 2020 di essere presente in 30 Paesi. Vanta un market share del 65% con 10 milioni di bici su strada e l’obiettivo di raddoppiare questo numero per il 2018.

“Ofo è la prima piattaforma di bike sharing a flusso libero – ha precisato Antonio Rapisarda country manager di Ofo – ovvero senza l’utilizzo di stalli. Ogni giorno vengono compiuti 13 milioni di tragitti dai nostri biker,equivalente a 300mila auto tolte dalla strada con una riduzione di 3000 tonnellate di CO2 che, altrimenti, richiederebbero 3mila ettari di foresta per essere assorbite”.

Come si usa Ofo

“Il servizio Ofo è abilitato da una App disponibile per ambienti iOS e Android – ha spiegato Marco Menichetti, city manager di Ofo -. Si inseriscono dati nominali inclusi quelli della carta di credito. Un sistema di geolocalizzazione mostra la posizione delle biciclette e con un smartphone, inquadrando il QR Code presente sul mezzo, si apre il sistema di blocco della ruota posteriore. In caso di problemi con il QR Code è anche possibile richiedere un codice da digitare manualmente. All’arrivo a destinazione, la bici può essere parcheggiata ovunque lo permettano le regole del codice della strada e del buon senso. Si chiude il blocco manualmente e si conferma la fine del viaggio tramite la App”.

Le bici di Ofo sono gialle, leggere, hanno ruote piene a prova di foratura e sono dotate di tre marce; l’altezza del sellino, adattabile, è stata calibrato in base all’altezza media della popolazione italiana.

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La bicicletta Ofo

Dopo una fase promozionale gratuita, da novembre 2017 entreranno in vigore le tariffe che prevedono un costo di 0,2 Euro per un tempo d’utilizzo fino a 30 minuti, di 0,3 Euro per la seconda mezzora e di 50 centesimi per ogni successiva mezzora, con un limite giornaliero massimo di 5 Euro.

Non è previsto alcun costo di deposito o di altro tipo.

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Le tariffe Ofo in vigore da 1 novembre 2017

Fino a oggi, nella fase promozionale, le bici di Ofo hanno compiuto 320mila tragitti corrispondenti a 325mila km, evidenziando come l’uso primario di questi mezzi sia per le esigenze di trasporto “dell’ultimo chilometro”.

Comunque a sufficienza per aver già garantito una riduzione di 80 tonnellate di CO2.

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