Sicurezza: come proteggere la privacy

Secondo Gartner entro il 2024 il 75% della popolazione mondiale sarà coperto da qualche forma di regolamentazione sulla privacy dei dati.

Il tema della protezione dei dati rappresenta ancora un problema irrisolto per molte aziende. Le leggi in materia vengono ampliate e rese più restrittive a livello globale rendendo il processo di conformità sempre più complesso, coinvolgendo tutte le aree di un’organizzazione. Secondo Gartner, entro il 2024 il 75% della popolazione mondiale sarà coperto da qualche forma di regolamentazione sulla privacy. Leggi come il GDPR, CCPA e LGPD impongono rigorosi requisiti alle aziende e concedono nuovi diritti alle persone fisiche.

Sicurezza: consigli per gli utenti

Diffondere cultura sulla sicurezza informatica è fondamentale per cercare di porre un argine a quello che viene considerato l’anello debole della cybersecurity: l’essere umano.

WatchGuard suggerisce alcuni comportamenti virtuosi che possono essere utilizzati per adottare abitudini di sicurezza che aiutino a proteggere la privacy. Ecco alcune raccomandazioni:

  • “Fai clic qui”: fai attenzione a dove fai clic, in particolare sui link o sugli allegati nei messaggi SMS o nelle e-mail.
  • Usa una VPN per aggiungere un ulteriore livello di sicurezza tra il tuo dispositivo o computer e Internet.
  • Mantieni il software aggiornato per evitare violazioni della sicurezza.
  • Utilizza un DNS attendibile per garantire la protezione delle informazioni ricevute da Internet.
  • Elimina i cookie da browser web significativi. I cookie possono comportare un rischio per la privacy a causa della quantità di informazioni che possono contenere, ad esempio dati di identificazione personale, che vengono utilizzati come supporto per compilare automaticamente i moduli nei browser. Se si preferisce proteggere la privacy riguardo ai cookie, meglio eliminarli.
  • Utilizza un sistema di gestione delle password per creare password univoche e garantire la privacy dell’identità digitale.
  • Abilita l’autenticazione a più fattori (MFA) per rendere obbligatoria l’identificazione con più passaggi di verifica e credenziali per accedere ai dati.

Sicurezza: consigli per le aziende

Il terzo trimestre del 2022 ha visto la prima applicazione del California Consumer Privacy Act (CCPA), con una multa di 1,2 milioni di dollari imposta a Sephora per aver venduto le informazioni personali dei consumatori a società di tracciamento online senza il loro consenso. Inoltre, all’inizio di quest’anno, la società che controlla Facebook, Meta, è stata condannata a pagare due multe: la prima, di 210 milioni di euro (222,5 milioni di dollari) per violazioni del GDPR, e la seconda, di 180 milioni di euro, per violazioni della stessa legge da parte di Instagram. Insieme, le sanzioni ammontano a 390 milioni di euro. Queste conseguenze finanziarie e reputazionali sono attribuibili ad aziende di tutti i tipi e dimensioni.

Anche se può sembrare un compito arduo, prepararsi per le normative esistenti e future sulla protezione dei dati è possibile. Esistono alcune raccomandazioni che possono aiutare a raggiungere la conformità in modo più facile, vediamo qui di seguito:

  • Identificare i quadri normativi a cui è soggetta l’azienda, in modo che i responsabili della sicurezza possano decidere quali soluzioni sono necessarie per adeguarsi alle normative.
  • Condurre una valutazione del rischio per identificare le lacune nella protezione dei dati, valutare i processi di sicurezza in essere e dare priorità alla risoluzione di eventuali lacune riscontrate in base alla gravità.
  • Elaborare una roadmap con le misure da adottare in ogni fase, in base alle priorità individuate nella valutazione del rischio.
  • Eseguire i backup. I backup proteggono le aziende da fuga, perdita e danneggiamento dei dati, oltre che da altri problemi legati alla perdita di informazioni.
  • Formare i dipendenti sulla protezione dei dati: è essenziale, in quanto permette di evitare che l’errore umano interferisca con la conformità dell’azienda.

 

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