Connessioni smart per far correre il Paese

The European House-Ambrosetti presenta una ricerca in cui, attraverso le tecnologie di rete FWA, si spiega come l'Italia possa recuperare i gap territoriali in cui la digitalizzazione non è ancora arrivata, realizzare gli ambiziosi piani di copertura tlc nazionale per supportare nuovi servizi e applicazioni, creare un circolo virtuoso di riduzione di disoccupazione e aumento del Pil

È un dato di fatto che, nel difficile processo di digitalizzazione del Paese, l’Italia continui ad andare a due velocità. Soprattutto per quanto riguarda le “dorsali” di comunicazione (fisiche o wireless) che dovrebbero veicolare quei servizi strategici digitali che sempre più, persone e imprese richiedono a gran voce. Le tecnologie di Information Technology, con le loro applicazioni sempre più intelligenti e di analisi dei dati per avere maggiore supporto e informazioni nella vita di tutti i giorni e per affrontare le complessità del business, richiedono capacità trasmissive che esulano ormai dall’aspetto tecnico per entrare in quella sfera di decisioni strategiche per lo sviluppo del Paese che sono ormai ben presenti anche a livello politico ma che, soprattutto in Italia per varie ragioni, sono ancora difficili da attuare alla velocità che società e mercati richiedono.

Un punto su questa situazione, in continua evoluzione, è arrivato dalla recente ricerca “Fixed Wireless Access (FWA): opportunità strategica per lo sviluppo del Paese”, illustrata pochi giorni fa a Roma e realizzata da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Eolo, società italiana di telecomunicazioni, che da oltre 20 anni opera sul nostro territorio e che lavora nell’ambito dei servizi di connettività wireless.

La storia presenta sempre il conto delle opportunità perse

È con questa incisiva frase di recente pronunciata in altra occasione dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che Valerio De Molli, managing partner e Ceo di The European House Ambrosetti ha chiuso a effetto il suo intervento per sottolineare che “Nello scenario europeo, l’Italia presenta evidenti ritardi di copertura infrastrutturale e sottoscrizione di servizi, soprattutto per quanto riguarda connessioni superiori a 100 Mbps, con conseguenti velocità di navigazione inferiori”. Oltre al fatto che, praticamente da quando è incominciato il processo di digitalizzazione del Paese, esistono, come ha continuato De Molli “profonde differenze territoriali in termini di velocità di navigazione, tra province, aree urbane e rurali. Il ritardo è dovuto alle difficoltà di attuazione dell’investimento pubblico (PNRR) e alla mancanza di stimoli all’investimento privato”.  E lo studio, su questo punto è chiaro: “Da un lato le città, dall’altro i territori extraurbani. Questo genera un’opportunità per il sistema Paese perché se tutte le province italiane raggiungessero ad esempio un tasso di sottoscrizione alla Banda Ultra Larga pari a quello della provincia di Milano, il PIL crescerebbe del +3.5%, circa 69 miliardi di euro, mentre la produttività media per lavoratore aumenterebbe di 203 euro all’anno”.

Ma, come si diceva, esiste ormai da tempo anche sul piano politico la consapevolezza di una partita strategica da giocare, confermata dall’obiettivo che il nostro Paese si è dato, in attuazione del PNRR, di coprire l’intero territorio nazionale di infrastrutture di rete a banda ultra larga che garantiscano una velocità di trasmissione di almeno 1 Gbit/s entro il 2026 (Piano Italia a 1 Giga). Dal punto di vista tecnologico, anche per la conformazione molto diversificata del nostro territorio nazionale, serve quindi adottare, secondo quanto suggerito dallo studio, il principio di “neutralità tecnologica” promosso dal Piano Italia a 1 Giga, utilizzando quindi la migliore tecnologia possibile in relazione a obiettivi e caratteristiche territoriali, il che significa riuscire ad applicare una complementarietà implementativa di FTTH (Fiber To The Home, idonea e relativamente facile da realizzare in aree a grande densità abitativa) e FWA (Fixed Wireless Access, in cui le tecnologie a onde radio possono raggiungere anche realtà più isolate), in sinergia virtuosa con le reti 5G.

Sfruttare la tecnologia FWA per il progresso nazionale

Ricordiamo che il Fixed Wireless Access è una tecnologia basata su un sistema ibrido di collegamenti via cavo in fibra ottica e senza filo (radio frequenze) per offrire servizi di connettività in banda larga e ultralarga che rappresenta un’alternativa più economica e flessibile rispetto alla connessione tradizionale. Soprattutto in Italia, ricca di zone montane, rurali e a bassa densità abitativa, sarebbe complesso e anti economico portare reti cablate (rame o fibra ottica) fino alle case degli utenti. Lo studio evidenzia che per raggiungere gli obiettivi del Piano 1Giga, il 90% degli investimenti dovrà essere indirizzato proprio nelle aree extra urbane dove le tecnologie FWA risultano la soluzione più praticabile per 5,8 milioni di unità immobiliari, circa il 15,9% del totale. Gli impatti sarebbero positivi anche sul fronte occupazionale: la ricerca mette infatti in luce che nelle aree senza connettività veloce, i cittadini a rischio disoccupazione per lunghi periodi sono il 45,5% contro il 6,3% di chi vive in aree coperte dalla Banda Ultra Larga, mentre la realizzazione di queste tecnologie di connessione sbloccherebbe benefici in termini di efficacia ed efficienza degli investimenti per circa 3 miliardi di euro.

C’è insomma un grande fermento dietro a queste tecnologie che, va detto, vengono sempre più trainate da una domanda poderosa di servizi provenienti dai vari territori. Metaverso, digital twin, intelligenza artificiale, e poi ancora una digitalizzazione della Pubblica Amministrazione Locale che ormai vede decine di migliaia di progetti in corso, partiti solo un paio di anni fa, per non parlare dei vari obiettivi relativi a Scuola, Sanità, Isole minori tutti alla ricerca di connessioni per correre finalmente verso una nuova fase di sviluppo sociale e di business che passa inevitabilmente dal digitale e da telecomunicazioni sempre più potenti e intelligenti.

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