OVHcloud: un’espansione nel segno di sovranità e sostenibilità

Il cloud provider francese ha illustrato la propria strategia di crescita che si basa su accelerazione, innovazione, impegno sulla sicurezza e sovranità dei dati senza dimenticare l’attenzione alla sostenibilità. Italia tassello importante

OVHcloud, in un evento a Milano, ha voluto tirare le somme del recente EcoEx22 tenuto all’Oympia di Parigi. Nell’appuntamento parigino il Gruppo francese ha incontrato clienti, partner ed esperti IT per raccontare il proprio impegno sul fronte della trasparenza, sovranità dei dati, sostenibilità e mostrare i risultati in tutti i settori del proprio business, ma anche dei piani di sviluppo a medio e lungo termine. All’appuntamento milanese erano presenti anche John Gazal, VP Sud Europa e Brasile di OVHcloud e il Key Account Manager, Alessandro Di Felice. Gazal ha sottolineato che nell’anno fiscale 2022 il Gruppo francese, grazie a ricavi per 788 milioni di euro, ha registrato una crescita a doppia cifra e nel 2023 punta a crescere di una percentuale intorno al 15%. Secondo il manager questi risultati dimostrano la bontà della strategia aziendale nell’affrontare le sfide poste dal mercato grazie a una value proposition di un cloud aperto, trasparente e con la migliore price performance ration. Una strategia che poggia su quattro pilastri: accelerazione, innovazione, focus su sicurezza e sostenibilità, ed infine quello sull’ecosistema italiano.

L’accelerazione che OVHcloud intende dare al proprio business è legata alla propria espansione a livello globale. Il gruppo francese ha annunciato una roadmap che prevede entro la fine del 2024 l’inaugurazione di 15 nuovi data center, di cui 10 in Europa, per presidiare nuovi mercati e aree geografiche. Quattro di questi quindici saranno mini data center e utilizzeranno come supporto per il back-up di sicurezza del nastro magnetico grazie a una partnership con IBM.

OVHcloud ha investito anche 30 milioni di euro per il piano di iper-resilienza, come annunciato già nel 2021. Proprio sul fronte dell’innovazione, a settembre il gruppo ha ampliato la propria infrastruttura inaugurando un nuovo data center a Strasburgo, che va ad aggiungersi a quelli presenti in Francia, Canada, Stati Uniti, Australia, Germania, Polonia, Regno Unito e Singapore. Si tratta di un data center di ultima generazione caratterizzato da standard di sicurezza più alti e dalla iper-sostenibilità, grazie al suo indice di efficienza energetica PUE compreso tra 1,1 e 1,2.

OVHcloud si muoverà sempre sul fronte dell’innovazione con l’arricchimento del portfolio di soluzioni PaaS (“Move to Paas”) che in Italia sono ormai 30, con 10 unità in più rispetto all’anno scorso. E l’obiettivo, per la fine del 2023, è quello di arrivare a 60 soluzioni PaaS per i clienti del nostro Paese.

Un altro passaggio importante sottolineato di John Gazal è il focus sulla tecnologia Quantum che secondo OVHcloud rappresenta la vera rivoluzione del mondo IT e del settore del cloud per i prossimi anni. Infatti il colosso del cloud, che in Francia fa parte della Quantum Foundations, intende svolgere un ruolo da protagonista nella creazione di un ecosistema pronto ad accogliere questo importante sviluppo tecnologico, e ha cominciato a lavorare a un ecosistema di aziende e startup specializzate nel Quantum cercando di coinvolgere anche quelle realtà italiane che desiderano collaborare per lo sviluppo europeo del quantum computing.

SOSTENIBILITÀ E SICUREZZA

Sul fronte della sicurezza OVHcloud ha lanciato l’Open Trusted Cloud, «si tratta di un’etichetta che mettiamo a disposizione di partner e clienti, in particolare PaaS e SaaS, al fine di garantire la sicurezza e la sovranità dei dati», ha spiegato Gazal.

A OVHcloud non mancano certo certificazioni, «Siamo il cloud provider con più certificazioni a livello europeo: AGiD in Italia, ENS in Spagna, C5 in Germania e SecNumCloud in Francia e G-Cloud nel Regno Unito» tiene a precisare ancora il manager francese. Che continua: «la sostenibilità per noi non è una moda, ma è nel nostro DNA. Sostenibilità che possiamo garantire perché controlliamo tutto il ciclo end-to-end, dalla progettazione alla produzione, dall’installazione al mantenimento. Per fare un esempio del nostro approccio sostenibile, le nostre infrastrutture impiegano un sistema di raffreddamento ad acqua, un sistema a circuito chiuso che limita lo spreco di liquidi ed elimina l’uso di aria condizionata nelle sale server».

A supporto dei suoi piani di crescita ed espansione nel vecchio Continente, OVHcloud ha reso noto che, nel mese di novembre, la Banca Europea degli investimenti (BEI) ha concesso al Gruppo francese un finanziamento a supporto dei suoi investimenti in Europa. Si tratta di una linea di credito di 200 milioni di euro con la quale la Banca Europea degli investimenti vuole anche dimostrare la sua determinazione a sostenere attivamente gli attori digitali europei. Questo impegno è in linea con le priorità dell’UE per l’autonomia strategica nel campo delle nuove tecnologie.

«Che si tratti di software o hardware, l’innovazione è al centro del DNA della nostra azienda e guida ogni nostra azione in un approccio sostenibile, aperto e trasparente», ha affermato Michel Paulin, CEO di OVHcloud. «Questa capacità finanziaria aggiuntiva fornita dalla BEI contribuisce alla tabella di marcia strategica del nostro Gruppo e ci consentirà di farlo promuovere un cloud che rispetti i nostri valori europei in modo più veloce e più forte».

L’ITALIA STRATEGICA

Alessandro Di Felice, Key Account Manager di OVHcloud per il mercato italiano ha voluto sottolineare il ruolo dell’Italia nelle strategie del Gruppo. Innanzitutto anche nel nostro Paese OVHcloud ha in previsione di aprire un data center (oltre ai 15 annunciato) anche se non è ancora stata definita nei dettagli la roadmap. Di Felice ha precisato che «Siamo molto consolidati con quelle realtà che operano nel settore spaziale che vede molte eccellenze in Europa e nel nostro Paese. Nell’ultimo anno i nostri partner italiani hanno toccato quota 60 con una crescita del 35% anno su anno. Lavoriamo con il mondo enterprise e corporate sia con partner locali e con cloud company di piccole dimensioni. Abbiamo un programma specifico per le startup e siamo riusciti ad accompagnarne un buon numero alla maturità e all’auto sufficienza. La pubblica amministrazione e la digitalizzazione delle industrie rappresentano le opportunità più evidenti nel nostro Paese e OVHcloud rappresenta la vera alternativa agli hyperscaler americani o cinesi».

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