I gemelli della relatività e dell’entanglement quantistico

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Nel vasto campo della fisica moderna, due concetti fondamentali hanno rivoluzionato la nostra comprensione dell’universo: la relatività e l’entanglement quantistico. Questi prodotti del pensiero scientifico, sviluppati in epoche diverse e da contesti distinti, rappresentano l’innovazione di pensiero che ha ampliato i confini della conoscenza umana, trasformando radicalmente il modo in cui percepiamo la realtà.

La teoria della relatività, introdotta da Albert Einstein nei primi del Novecento, ha demolito le nozioni classiche di spazio e tempo, unificandole in un’unica entità: lo spazio-tempo. Secondo la teoria della relatività ristretta, il tempo non è assoluto ma relativo, dipendente dalla velocità dell’osservatore. Uno degli esperimenti mentali più noti legati alla relatività è il “paradosso dei gemelli”. Immaginate due gemelli, uno dei quali viaggia nello spazio a velocità prossime a quelle della luce mentre l’altro rimane sulla Terra. Al ritorno del gemello viaggiatore, si scopre che questo è invecchiato meno del gemello rimasto a casa. Questo paradosso illustra come il tempo scorra diversamente per osservatori in moto relativo tra loro: una conseguenza diretta della dilatazione temporale prevista dalla relatività ristretta.

Dall’altro lato del panorama teorico, troviamo l’entanglement quantistico, un fenomeno altrettanto affascinante scoperto nei primi decenni del XX secolo. L’entanglement descrive una condizione in cui due particelle, dopo avere interagito tra loro, mantengono una sorta di memoria di questa iterazione rimanendo gemellate in modo tale che lo stato di una è in grado di influenzare istantaneamente lo stato dell’altra, indipendentemente dalla distanza che le separa. Questo fenomeno, che Einstein definì “azione spettrale a distanza”, è oggi un principio fondamentale della meccanica quantistica. L’entanglement sfida la nostra intuizione, violando il principio di località e suggerendo che l’informazione possa essere trasmessa più velocemente della luce, un’idea che sembra contraddire la relatività ristretta. Tuttavia, esperimenti successivi hanno confermato che l’entanglement è un fenomeno reale e non solo un’aberrazione teorica e, oggi, rappresenta un concetto fondamentale che è alla base di tecnologie rivoluzionarie come il calcolo quantistico e la crittografia quantistica.

I “gemelli” della relatività e dell’entanglement, sebbene nati da domande e paradigmi diversi, condividono un destino comune: sfidare e ampliare i confini della nostra comprensione. La relatività ci ha insegnato che spazio e tempo sono flessibili e interconnessi, mentre l’entanglement ha rivelato che le particelle possono rimanere misteriosamente collegate a dispetto delle distanze cosmiche.

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Riccardo Florio
Riccardo Floriohttp://www.riccardoflorio.it
Laureato in Fisica, ricercatore, tecnologo, giornalista iscritto all'Ordine, utilizza i computer dal 1980 e da oltre vent'anni opera nel settore dell'editoria IT. E' cofondatore e attuale general manager della media company Reportec ed è direttore responsabile delle riviste Direction e Partners. È coautore di innumerevoli libri, rapporti, studi e Survey nel settore dell’ICT.

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