Il Fujitsu World Tour ha posto le persone al centro della trasformazione digitale e ha illustrato la vision strategica e di prodotto dell’azienda per favorirla
Si è svolta a Milano l’edizione italiana del Fujitsu World Tour, quest’anno focalizzato sulla digital transformation e il cui tema portante è stata la Digital Co-creation vista come elemento chiave di una innovazione centrata sulle persone.
I paradigmi che sono andati affermandosi negli ultimi anni stanno profondamente modificando sia l’ambiente sociale che quello produttivo e richiedono un nuovo modo di realizzare, proporre e fruire di tecnologie e servizi. Tecnologie emergenti come l’Intelligenza Artificiale e l’Internet of Things miglioreranno la vita delle persone, portando innovazione e una maggiore produttività, è la considerazione saliente alla base della visione strategica di Fujitsu.
La combinazione dei paradigmi della mobility, del cloud, dell’IoT e dell’AI, solo per citare i maggiori, contribuiranno per le aziende che la sapranno sfruttare, a far ottenere migliori risultati di business.
Chiave del successo, evidenzia però Fujtrsu, è la co.creation, ovverossia l’unione delle competenze di business dei clienti nel loro campo di operazione con il know-how di Fujitsu per quanto concerne la tecnologia digitale indispensabile per portare sul mercato le idee innovative e i nuovi modi di proporsi al cliente.
Un oggi e un futuro centrato sull‘innovazione
«Fujitsu investe fortemente nell’innovazione, che rappresenta per la società un aspetto chiave. Ogni anno investiamo in innovazione il 5% del fatturato, che corrisponde a circa 2 miliardi di euro. Siamo un’azienda che si è sempre trasformata grazie alla innovazione, una azienda che è nata nei computer e poi ha percorso e favorito tutte le fasi della trasformazione digitale. Storicamente siamo un’azienda di prodotti perché la trasformazione digitale ha bisogno di server e di storage e questo per Fujitsu costituisce un mercato molto importante», ha evidenziato Bruno Sirletti, Presidente e Amministratore Delegato di Fujtsu Italia nel suo intervento di apertura dei lavori.
«Nel corso degli anni l’innovazione si è concretizzata in un portfolio storage dove siamo stati tra i primi ad avere soluzioni all flash molto innovative. Lo stesso si può dire per i server dove non proponiamo alle aziende solo la singola macchina ma anche strutture pre integrate pronte all’uso e, non ultimo, oggi siamo leader in settori quali la iperconvergenza e il software defined», ha aggiunto Sirletti.
L’ampio portfolio per data center di Fujitsu comprende anche tecnologie particolarrmente innovative in termini ambientali ed energetici. Ad esempio, comprende server per data center che sono raffreddati a liquido invece che ad aria, una souzione che permette di ridurre fortemente i costi del raffreddamento che tipicamente assorbe oltre il 50% dell’energia.
Un’altra area in cui Fujitsu ha investito fortemente nell’ultimo biennio, ha evidenziato Sirletti, è stato quello dei servizi, che annovera ora servizi per end user, di managed services per il data center, servizi cloud e hybrid cloud.
“Un’altra area di investimento per Fujitsu è quella atta a favorire la trasformazione digitale del mondo industriale e in particolar modo del manufacturing. L’Italia in Europa è seconda solo alla Germania per quanto concerne la produzione industriale, prima persino della Francia e dell’inghilterra. Con la tecnologia Fujitsu per l’Industry 4,0 e l’IoT ci siamo proposti di aiutare le aziende italiane nell’affrontare questa trasformazione. E’ un compito in cui è fondamentale il supporto dei partenr tecnologici come Intel e dei partenr di canale, che permettono di far giungere la nostra tecnologia a quelle PMI che costituiscono la base del tessuto produttivo nazionale”, ha dichiarato Sirletti.
Modelli di business centrati sulla co-creation
La trasformazione digitale richiede in parallelo a nuove tecnologie anche nuovi modleli di business. In un mondo in cui ogni azienda sta diventando una società tecnologica, Fujitsu ritiene che le aziende che aspirano al successo debbano riprogettare i loro modelli di business intorno alle tre forze di trasformazione della tecnologia digitale:
- Connettività: connettere tutti i sistemi interni ai partner esterni
- Intelligence: generare intelligence da grandi volumi di dati grazie alle capacità di apprendimento dell’Intelligenza Artificiale
- Persone: spostare la business view da un supply-side al customer-side per garantire vere e proprie esperienze personalizzate per il cliente
Tutto questo è riferito come Digital Co-creation e consiste nel coniugare le competenze di business con la tecnologia digitale, lavorando congiuntamente per sviluppare prodotti e servizi innovativi che soddisfino le esigenze individuali dell’azienda.
«Una caratteristica chiave della futura forza lavoro digitale sarà la sua capacità di lavorare a stretto contatto con i sistemi intelligenti basati sull’Intelligenza Artificiale, ricevendo aiuto e consulenza ed elaborando insieme un’ampia gamma di attività. L’avanzamento della tecnologia e della digital co-creation sta portando allo sviluppo di imprese sempre più intelligenti, consentendo alle organizzazioni di creare arene digitali al di fuori dei confini tradizionali, per fornire servizi integrati ai clienti. Nel futuro avremo servizi personalizzati di assistenza sanitaria e healthcare, soluzioni di mobilità anziché di puro trasporto, e customer lifestyle experience anziché il “solo” retail», ha osservato Sirletti, evidenziando come in tutto questo sia però fondamentale mettere le persone al centro e supportarle in modo da promuovere vantaggi positivi e di ampia portata per l’intera società.