Come Sap vede il futuro digitale al Forum 2017

Come e perché affrontare la trasformazione digitale per prepararsi al cambiamento dei mercati, sfruttando la digital infinity

Luisa Arienti, amministratore delegato di Sap Italia ha introdotto il Sap Forum 2017 sottolineando la necessità di affrontare la Digital Transformation, anzi, evidenziando come siano ormai in ritardo le imprese che ancora non stanno sfruttando le opportunità offerte da questa trasformazione.

Sap si trova in una posizione d’osservazione privilegiata, sostiene Arienti, avendo Sap stessa affrontato un profondo cambiamento e lavorando con tante imprese che hanno capito come utilizzare i tanti dati a disposizione per trasformarli in informazioni, a loro volta “alimento” di motori decisionali.

Arienti ha presieduto una tavola rotonda per la stampa specializzata ospitando Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer Member of the Management Board di Automobili Lamborghini S.p.A. e Giovanni Passoni, amministratore delegato di Velp Scientifica, insieme a Steve Stathis Tzikakis, Regional President Sap South Europe, Middle East & Africa.

Quest’ultimo illustra la “digital Inifinity”, cioè la produzione senza fine di dati provenienti da qualsiasi cosa, animale o persona. Chiaramente non tutti questi dati sono utili e il come saperli selezionare e analizzare è la principale sfida per il presente e il futuro.

Sap SAP Come funziona il Digital Business Framework
Il Digital Business Framework

La tecnologia può evidentemente aiutare, ma anche qui si deve riconoscere il cambiamento: «Solo cinque anni fa non esistevano tutte le soluzioni che oggi ci possono aiutare, come il cognitive computing o il machine learning, e la user experience era completamente differente».

Tzikakis pone l’accento sul fatto che questa trasformazione riguarda le grandi imprese tanto quanto le piccole e la possibilità di personalizzare al massimo il servizio per il cliente, proprio grazie alle nuove user experience digitali, dovrebbe favorire l’imprenditorialità italiana, che dell’attenzione al cliente ha sempre fatto un punto di forza.

Non a caso le aziende invitate alla tavola rotonda non sono particolarmente grandi, pur rappresentando l’eccellenza nei loro rispettivi settori. Ad accomunare Lamborghini e Velp è proprio l’investimento sui dati e sul cambiamento dei processi.

Da Sinistra a destra: Giovanni Passoni, Luisa Arienti, Ranieri Niccoli,Steve Stathis Tzikakis
Da Sinistra a destra: Giovanni Passoni, Luisa Arienti, Ranieri Niccoli,Steve Stathis Tzikakis

Spiega Niccoli: «Grazie alle innovazioni dell’Industry 4.0 siamo in grado di ottimizzare i processi e di proporre una profonda personalizzazione dell’auto».

Per esempio il colore: «Non si tratta di sceglierne uno tra quelli a disposizione, ma di poter avere il rosso esattamente uguale allo smalto preferito dalla moglie, oppure di poter cucire lo stemma di famiglia sulla tappezzeria».

Ranieri, Chief Manufacturing Officer Member of the Management Board di Automobili Lamborghini.

Velp Scientifica, poco più di 60 dipendenti, un ufficio a New York e altri in Asia, realizza macchinari per analisi di laboratorio ha scelto Sap Leonardo per accelerare e migliorare la ricerca, passando al cloud e integrando la soluzione con il resto dell’architettura, perseguendo una strategia “Think big, start small, scale fast”.

Proprio Sap Leonardo è la soluzione per la digital transformation, ma il successo si ottiene avendo cura di quattro caratteristiche, spiega Arienti, citando una ricerca realizzata con 3000 aziende partecipanti : la profondità della trasformazione, che sia business prima che tecnologica, l’attenzione ai bisogni del cliente, la coltivazione del talento (che prevede una continua formazione destinata ai dipendenti) e l’innovazione. Quest’ultima è fondamentale, ma non deve essere fine a se stessa (ricordando la prima caratteristica) e deve essere introdotta in azienda affiancando l’infrastruttura esistente, perché il business deve continuare senza interruzioni.

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