L’innovazione tecnologica che farà tendenza nei prossimi dodici mesi, secondo le previsioni di Citrix
Protagonista della trasformazione tecnologica inarrestabile è il cloud ibrido, secondo le previsioni degli esperti di Citrix, che tracciano le tendenze per il 2018. Anche se l’hybrid cloud è cresciuto meno delle aspettative nel 2017, per il prossimo anno gli analisti sono più positivi.
In particolare, PJ Houg, senior vice presidente Chief Product Officer di Citrix sostiene: «C’è una convergenza reale tra le tecnologie che agiscono con l’obiettivo di unificare i migliori luoghi di lavoro attraverso il cloud».
Il manager aggiunge: «Il cloud ibrido unifica tutte le applicazioni, sia enterprise sia on-premise e sia cloud o mobili, provenienti da tutte le piattaforme e le distribuisce in maniera coerente su qualsiasi dispositivo».
Quanto sostenuto da Citrix è che il cloud fornirà alle persone la flessibilità di cui necessitano e all’IT il livello di sicurezza indispensabile.
Inoltre, il luogo di lavoro sarà sempre meno legato a uno spazio fisico e l’uso del cloud semplificherà «il movimento delle persone non solo nello spazio, ma all’interno dei progetti e permetterà di trasferire facilmente gli skill da una parte dell’azienda all’altra», afferma Hough.
Christian Reilly, vice president, Global Product and Tech Strategy di Citrix sancisce, ma nel lungo termine, la fine di mouse e tastiere: «La voce sarà la principale “interfaccia” uomo-macchina, rappresentando un fattore determinante per l’innovazione nel 2018. Per le imprese che vogliono innovare, saper usare la voce, abbinata all’intelligenza artificiale per interagire con dati complessi sarà un fattore critico di successo».
Ancora Reilly evidenzia che, quando è in gioco l’esperienza utente, le aziende devono usare strumenti di analisi potenti per essere sicuri che il “digital work space” offra la miglior esperienza possibile, qualsiasi dispositivo l’utente utilizzi.
Gli analytics, secondo il manager, consentiranno di essere sempre più produttivi. Inoltre, i tool di analytics sono utili anche per la sicurezza, afferma il manager: «Si può pensare agli analytics come a una forma di apprendimento automatico che crea la fotografia dei comportamenti usuali di un utente e rileva eventuali anomalie applicando controlli di sicurezza nel momento in cui si rendono necessari».
Anche l’IoT (Internet of Things) può essere visto come strumento utile alla sicurezza, invece che come elemento di rischio, sostiene Steve Wilson, vice president Cloud and IoT di Citrix: «Dispositivi come tecnologie beacon Bluetooth, GPS, biometria, riconoscimento facciale, insieme con analytics pervasivi sul comportamento dell’utente, daranno un contributo decisivo alla sicurezza facendo in modo che le persone accedano alle informazioni cui devono accedere».
Trenton Cycholl, vice president, Business Technology Solutions di Citrix dichiara inoltre che il «2018 sarà un anno in cui la sicurezza diventerà parte integrante del tessuto connettivo dell’ambiente in cui lavoriamo».
Sempre Cycholl ritiene che l’accesso contestuale e il riconoscimento vocale permetteranno alla sicurezza di far parte delle soluzioni di produttività.
«Questo consentirà di abbattere le barriere che hanno fino a oggi trasformato la sicurezza in un ostacolo allo svolgimento di un compito. Le tecnologie di sicurezza saranno focalizzate sull’utente e diventeranno sempre più abili nel riconoscimento dell’identità attraverso metodi automatizzati con l’aiuto dell’Intelligenza artificiale e l’apprendimento automatico. Intelligence», conclude il manager.