Benvenuti in una nuova era, quella dell’AI. O meglio, benvenuti nell’era dove l’AI passa da giochino a strumento per aumentare la produttività. In questi mesi, mentre ci si divertiva a interrogare le varie intelligenze artificiali a disposizione, Microsoft lavorava per creare l’AI “business-ready”. La recente tappa italiana del Microsoft AI Tour è stata l’occasione per parlare di questa evoluzione dell’intelligenza artificiale. A fare il punto della situazione ci ha pensato il Ceo Microsoft, Satya Nadella, che ha spiegato alla platea come l’AI stia ubbidendo alla legge di scalabilità e le scoperte in questo campo stiano raddoppiando ogni sei mesi. L’AI può essere dirompente all’interno delle realtà produttive e ovunque ci siano dei dati, secondo Nadella ora è il momento di imparare a usare i dati sfruttando le potenzialità delle soluzioni basate su AI.
Arrivano i Copilot Agent
Sono state annunciate nuove funzionalità nel mondo Copilot, in particolare sono stati annunciati nuovi Copilot Agent nell’ambito di Copilot Studio. Questi si possono assimilare a delle app che operano nel mondo dell’intelligenza artificiale in modo autonomo risolvendo dei compiti per una persona o un team, possono anche entrare nell’orchestrazione dei processi e svolgere delle funzioni aziendali. Possono essere facilmente programmati con un linguaggio naturale e in caso di problematiche far scattare determinati trigger e richiedere l’intervento di una figura umana. Microsoft ha, inoltre, rilasciato dieci agenti in Microsoft Dynamics 365 per i team che operano in ambito finanze, sales e supply chain. Nadella ha sottolineato, nel suo intervento, come diverse realtà italiane stanno utilizzando delle soluzioni AI per migliorare la propria produttività e offrire nuovi servizi. «Gli investimenti – ha spiegato il Ceo di Microsoft – che abbiamo fatto all’inizio di questo mese nell’infrastruttura cloud e AI, insieme alla formazione sulle competenze AI, aiuteranno a garantire un ampio accesso alla tecnologia necessaria perché gli italiani e l’economia italiana prosperino in questa era dell’IA. È fantastico vedere come tante organizzazioni italiane in ogni settore stiano già utilizzando le nostre piattaforme e strumenti di AI per innovare».
AI in azione
È stata l’occasione per presentare alcuni casi studio che riguardano il nostro Paese. Brembo, per esempio, ha sviluppato una piattaforma proprietaria basata su Azure OpenAI in grado di ridurre i tempi di sviluppo delle formule delle pastiglie freno. Ferrero ha dato vita, grazie ad Azure OpenAI, a Let’s Story una piattaforma per sviluppare fiabe personalizzate che i piccoli clienti in tutto il mondo possono vedere attraverso un’app apposita: permette di creare oltre 40mila storie diverse miscelando testo, suoni e immagini, il tutto in 15 lingue diverse. Il San Raffaele di Milano, invece, sta utilizzando l’AI per creare una piattaforma basata su cloud e AI capace di accelerare la ricerca clinica, in particolare in ambito oncologico. Un caso ancora in sviluppo, ma prossimo alla versione definitiva, è quello di Julia, una guida virtuale AI per turisti stranieri che visiteranno Roma durante il prossimo Giubileo. È stata sviluppata per fornire informazioni in modo puntuale e georeferenziato, sarà in grado anche di creare itinerari personalizzati.
La produttività cresce
Questi esempi sono la punta dell’iceberg. L’AI sta sempre di più prendendo piede nelle realtà italiane come ha evidenziato anche Vincenzo Esposito, amministratore delegato di Microsoft Italia. Secondo il quale sempre più organizzazioni stanno adottando le soluzioni Microsoft per l’AI, grazie al supporto che ricevono dalla capillare rete di partner presente sul territorio nazionale. Secondo una ricerca di Microsoft l’utilizzo di intelligenza artificiale in azienda aumenta la produttività in modo sensibile: il 74% delle aziende che utilizzano soluzioni AI ha fatto segnare un incremento di produttività superiore all’uno per cento, ma di questi oltre il 47% ha avuto un superiore al 5%. Esposito ha sottolineato, inoltre, come la produttività italiana sia pressoché ferma da 30 anni. Unire AI con la creatività italiana può essere una ricetta per far fare, finalmente, un balzo in avanti al Sistema Italia.