Brother e la sfida dei servizi nel printing per PMI e grandi aziende

Marcello Acquaviva, President e Managing Director di Brother Italia, racconta l'evoluzione del printing, tra nuove sfide di sostenibilità, digitalizzazione e servizi avanzati per aziende di ogni dimensione

L’industria del printing si è evoluta profondamente negli ultimi anni, soprattutto a causa della pandemia. Marcello Acquaviva, President e Managing Director di Brother Italia, condivide la sua visione su come il settore stia affrontando nuove sfide, dall’affermazione del lavoro ibrido alle opportunità legate alla sostenibilità e ai servizi.

Si stampa di più o di meno rispetto a qualche anno fa?

Si stampa diversamente. Lo spartiacque è stato il Covid, che ha causato una contrazione del mercato del printing seppure in maniera differenziata per segmenti di mercato e vendor con Brother che continua a crescere in controtendenza rispetto al mercato. Dopo il 2020 il mercato nel suo complesso ha ripreso a crescere, ma non si è più riportato ai livelli pre-pandemia, stabilendo una condizione ormai strutturale.

L’affermazione del lavoro ibrido, accelerato dalla pandemia, ha portato da una parte alla riduzione dei volumi di stampa, ma dall’altra ha creato nuove opportunità per lo sviluppo di servizi. Oggi il mercato printing si basa su una composizione tra hardware, materiali di consumo e servizi.

L’approccio di Brother è sempre più orientato ai servizi?

Sì, stiamo rafforzando la componente dei servizi, che in Italia cresce del 33-34% annuo su tutto il comparto del printing. Il nostro focus è sui servizi di stampa gestita attraverso la nostra piattaforma cloud “Pagine+” e su altri servizi aggiuntivi come le subscription per il lavoro ibrido, pensate per chi stampa da casa. Per esempio, il servizio “EcoPro” è un abbonamento che evita l’acquisto tradizionale dei consumabili.

In passato il mondo dei servizi di stampa era riservato alle grandi aziende, è ancora così?

Assolutamente no. Oggi i servizi di stampa sono accessibili anche alle piccole e medie imprese, che costituiscono la maggior parte del tessuto imprenditoriale italiano. Con il nostro approccio “Balance Deployment” adattiamo l’infrastruttura di printing alle esigenze di aziende di qualsiasi dimensione, fornendo un insieme di soluzioni ottimizzate e servizi di sicurezza e controllo della stampa.

Questo approccio richiede un’interazione diretta con le strategie aziendali dei clienti?

Esatto. Investiamo molto nella formazione dei nostri venditori per renderli veri e propri consulenti. La nostra tecnologia è studiata non solo per le grandi aziende, ma anche per le PMI, che spesso non hanno risorse dedicate alla stampa o alla sicurezza. Con il supporto di un network di reseller specializzati, copriamo tutto il territorio nazionale.

Molti vendor scelgono di focalizzarsi esclusivamente su consumer o enterprise. Come si posiziona Brother?

La nostra filosofia è quella di offrire soluzioni sia per le grandi aziende che per le piccole, mantenendo un approccio flessibile e scalabile. Questo ci ha permesso di crescere complessivamente in maniera costante del 6% annuo negli ultimi dieci anni, anche in un mercato complessivamente stabile.

Come proseguire in termini di innovazione tecnologica? L’intelligenza artificiale è la strada da seguire?

Il settore del printing ha visto evoluzioni significative, non solo nei dispositivi, ma anche nei servizi. L’intelligenza artificiale renderà questi servizi sempre più accessibili ed efficienti. Inoltre, il futuro del printing è legato alla sostenibilità e all’economia circolare. Nel nostro piano “Vision 2030” abbiamo già integrato la sostenibilità come elemento cardine, con iniziative come il ritiro e la rigenerazione dei toner e il design ecosostenibile dei prodotti.

Brother sta lavorando anche sulla riduzione delle emissioni?

Sì, per esempio, abbiamo ridotto l’impatto ambientale del trasporto collaborando con DHL e utilizzando carburanti sostenibili. Il nostro obiettivo è abbracciare tutta la catena del valore del printing, dal risparmio energetico alla gestione del fine vita dei prodotti. La sostenibilità sarà un elemento cruciale per il settore nei prossimi anni.

LEGGI ANCHE

Gli ultimi articoli