Axiante, Business Innovation Integrator, grazie ai suoi molti contatti con il mondo retail è perfettamente cosciente di quanto le insegne siano costantemente alla ricerca di una strategia vincente di digital trasformation e quanto il supporto che sono in grado di apportare sia prezioso nell’affrontare questa sfida. Ne abbiamo parlato con Romeo Scaccabarozzi, amministratore delegato di Axiante.
Qual è il ruolo di un Business Innovation Integrator in un’azienda retail e perché è importante in un contesto di digital trasformation?
Premetto che quest’evoluzione deve essere affrontata da ogni realtà rispetto alla propria unicità e con la consapevolezza di dover affrontare un percorso lungo per la vastità degli ambiti che tocca e decisamente complesso anche per la necessità di un cambio organizzativo e culturale e non solo tecnologico. Axiante aiuta i retailer in tutti i processi, accelerando la trasformazione perché trasferisce esperienze e metodi già sperimentati riducendo il numero dei tentativi e quindi tempi e risorse. Dall’altro sulla complessità perché porta tante competenze, anche molto verticali che difficilmente un’insegna potrebbe avere anche strutturandosi internamente. Una strada che tra l’altro avrebbe costi molto elevati e fissi.
Quali sono le caratteristiche differenzianti di Axiante?
In primo luogo il metodo d’ingaggio, nello specifico garantiamo ai clienti il risultato. In altre parole, le aziende ci pagano se i cambiamenti che abbiamo implementato funzionano. Un approccio che conferma anche che investiamo noi per primi in ciò che proponiamo. Un ulteriore punto di forza è il forte know-how nel data management e data analysis. Per le insegne sono competenze assolutamente centrali dal momento che la distribuzione è uno dei settori che detiene maggiori volumi di dati, sia interni sia esterni, ma che non sempre padroneggiano.
Quali sono le soluzioni digitali su cui oggi il trade chiedo maggiormente il vostro supporto e perché?
Negli ultimi dieci anni abbiamo assistito alla crisi del format dei superstore, ipermercati in testa, e al rifiorire delle piccole superfici. Ciò si traduce in minori mq e in assortimenti meno ampi e profondi e quindi da perfezionare il più possibile. Da qui la richiesta crescente di soluzioni di ottimizzazione, in particolare di demand e di assortment optimization. Nello stesso tempo la copertura territoriale rimane tuttora un fattore competitivo per un’insegna, oggi non più perseguibile con una rete propria bensì con negozi in franchising, sviluppando però, rispetto agli anni ’80, una comunicazione molto frequente con i franchisee e mettendo al centro i dati.
Trend che stanno portando Axiante a supportare i retailer anche nell’implementazione di software dedicati alla comunicazione e al data sharing.