Durante l’Oracle CloudWorld 2023, che quest’anno si è tenuto a Las Vegas dal 18 al 21 settembre, la multinazionale ha annunciato importanti partnership e soluzioni tecnologiche a partner e clienti. Prima dell’appuntamento di Las Vegas era stato annunciato il rafforzamento della partnership siglata con Microsoft e già avviata nel 2019. Grazie a questo accordo in pratica si offre accesso diretto ai servizi di database Oracle disponibili su Oracle Cloud Infrastructure (OCI) nei data center di Microsoft Azure.
Per approfondire i temi emersi durante l’Oracle CloudWorld 2023, la filiale italiana ha organizzato un evento nella sede Milano che ha avuto come protagonisti Andrea Sinopoli, VP e Cloud Technology Country Leader, e Giovanni Ravasio, VP & Country Leader Cloud Applications che hanno spiegato quali sono le innovazioni introdotte da Oracle che integrando intelligenza artificiale generativa B2B e machine learning possono essere un reale supporto a imprese e organizzazioni. E quali sono gli sviluppi delle tecnologie e delle applicazioni orizzontali e verticali di Oracle per supportare il cloud journey di aziende e pubblica amministrazione.
Un segnale al mercato
Sul nuovo accordo tra Oracle e Microsoft, Andrea Sinopoli ha sottolineato che: “Con l’affermarsi di strumenti di intelligenza artificiale generativa e la crescente domanda dei nostri clienti di essere sempre più al passo con questi tool molto performanti, sta emergendo l’esigenza di cancellare la latenza nei processi o comunque di ridurla al minimo. E il fatto che il nostro database sia stato riconosciuto da Microsoft come lo stato dell’arte delle tecnologie database all’interno del ‘market of cloud’ fa sì che queste latenze vengano ridotte a zero e che quindi permettono di utilizzare ancora di più algoritmi di intelligenza artificiale generativa senza rallentamenti”.
Ma non solo. L’accordo tra i due colossi della tecnologia lancia anche un messaggio al mercato, come ha precisato ancora Sinopoli: “Questa partnership sottolinea la volontà di Oracle di proporre tecnologie aperte. Non è un caso che il nostro database sia sempre stato “open”, a prescindere dalle piattaforme e dai sistemi operativi nei quali viene utilizzato. Lo sviluppo del settore deve passare per sistemi aperti, solo in questo modo è possibile combinare servizi differenti con differenti cloud e accelerare i processi di digitalizzazione”.
Risposte veloci e flessibili per le diverse industry
Sul fronte dell’intelligenza artificiale generativa, Giovanni Ravasio ha sottolineato: “Grazie all’utilizzo dell’AI generativa non creiamo più solo dei contenuti, ma siamo in grado di sviluppare applicativi generando il codice senza più doverlo scrivere fisicamente, e visto che il modello utilizzato per generare i codici ha intrinsecamente tutta la parte di security, le applicazioni che si andranno a creare saranno automaticamente più sicure, e allo stesso tempo si avrà un abbattimento dei costi e dei tempi di sviluppo”.
Questo è uno dei motivi per cui Oracle è stata in grado mettere a disposizione 50 nuove funzionalità in ambito applicativo basate su AI generativa. Tutte suite che attraverso un motore intelligente di Oracle, sono in grado di offrire suggerimenti e opzioni pre-impostate per svariati settori e applicazioni come ad esempio HR, Erp, Supply Chain e CX…, grazie alle quali accelerare e automatizzare processi e procedure che richiederebbero tempi di intervento più lunghi e un maggiore impiego di risorse. “Ad esempio – spiega ancora Giovanni Ravasio -, se nell’ambito delle supply chain, si ha la necessità di introdurre nuove referenze a listino, grazie alle nostre funzionalità con AI generativa è possibile beneficiare di suggerimenti relativi alla descrizione del prodotto senza dover reinserire manualmente tutte le informazioni”.