Il numero 104 di Direction 104 presenta una monografia sulle tecnologie e soluzioni che sfruttano le tecnologie digitali, in particolare l’intelligenza artificiale, per migliorare il business
Non esiste settore economico che non possa sfruttare la potenza dei dati per rinnovare i processi, inventare nuovi modelli di business, aprire scenari inesplorati di sviluppo delle nuove tecnologie.
“l’oro multicolore” del terzo millennio è rappresentato dagli algoritmi, che consentono di affinare le informazioni “decodificate” dagli advanced analytics, per alimentare motori di machine learning e deep learning, in altre parole gli strumenti per l’intelligenza artificiale, che l’immaginario collettivo, aiutato dalla letteratura e il cinema, continua a visualizzare in forme antropomorfe, ma che sta entrando nelle nostre case, con le prime applicazioni di smart home o di personal assistant, come i software di Apple, Amazon e Google, ma anche molte app che siamo abituati a usare con i dispositivi mobili.
Sembra non esserci un limite alla tipologie di soluzioni che possono sfruttare l’artificial intelligence per rinnovare processi aziendali e soluzioni o crearne di nuovi. Di fatto, sono anni che si studiano algoritmi e si sviluppano idee, ma a fare la differenza è la disponibilità dei dati e la capacità di elaborazione degli stessi in gran quantità, fino ad arrivare al “tempo reale”. Altro punto importante è l’affinamento degli algoritmi, una fase che vede protagonista ancora l’uomo, la cui intelligenza serve a interpretare i risultati delle elaborazioni.
Tra i settori più avanzati spiccano la medicina, l’industria, lo sport, il finanziario, l’energia e le telecomunicazioni. Con gli operatori che potrebbero divenire i distributori “naturali” di molti servizi disponibili online.
Alto il tasso di startup in crescita.
Di seguito elenchiamo alcuni esempi di smart solutions che abbiamo raccolto in diverse occasioni.
Per esempio nell’ambito della medicina si usano gli analytics da sempre per misurare l’efficacia delle cure, e grazie allo sviluppo dell’AI si stanno raggiungendo traguardi impensabili. È chiaro che la ricerca della longevità è una spinta primordiale e il settore è ovviamente in fermento. In effetti, la startup più finanziata, non solo in ambito medico è iCarbonx, che punta a realizzare “avatar” virtuali per testare le terapie senza mettere a rischio i pazienti.
Uno studio con finalità analoghe sfrutta le potenzialità dei sistemi di imaging che, attraverso un videocamera, sono in grado di identificare un cancro alla pelle. Il sistema si è dimostrato molto più preciso di dermatologi esperti. Continuando con l’affinamento degli algoritmi si prevede che si possa arrivare a diagnosticare questo tipo di tumore senza bisogno di effettuare una biopsia (si approfondisca a pagina 7). Leggi il resto sullo sfogliabile.
Il numero 103 di Direction è disponibile sul sito.