Prenotazioni online, realtà virtuale, AI e robotica: il nuovo turismo digitale

Come la digitalizzazione, l’intelligenza artificiale e la realtà virtuale stanno trasformando il turismo, ridefinendo prenotazioni, esperienze e processi operativi. La ricerca di PhoCusWright

Il turismo sta attraversando un’evoluzione profonda grazie alla crescente integrazione delle tecnologie digitali. Secondo una recente ricerca di PhoCusWright, il valore delle prenotazioni globali nel settore turistico ha toccato i 722 miliardi di dollari nel 2023 e si prevede un aumento significativo fino a 824 miliardi entro il 2026, con una crescita annuale tra il 6% e il 9%. Questo incremento non è solo economico ma riflette anche un cambiamento nei comportamenti dei consumatori, sempre più orientati verso l’utilizzo del digitale.

Le prenotazioni online, che nel 2019 rappresentavano il 49% del totale, sono stimate al 65% entro il 2026. Un segnale chiaro che il digitale è ormai una componente fondamentale del settore turistico, trasformando non solo la modalità di acquisto ma anche l’esperienza di viaggio stessa.

Tecnologie immersive: il turismo del futuro è interattivo

Tra le innovazioni che stanno ridefinendo il modo di pianificare e vivere i viaggi spiccano la realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR). La VR è utilizzata dal 64% dei viaggiatori europei per esplorare hotel e attrazioni prima della prenotazione. Questa tecnologia consente di “visitare” virtualmente una destinazione, offrendo un’esperienza immersiva che riduce l’incertezza nelle scelte.

La realtà aumentata, invece, trova applicazione in contesti più pratici: il 50% dei viaggiatori apprezza le traduzioni in tempo reale, mentre il 47% utilizza funzionalità interattive, come mappe e guide aumentate. Questi strumenti non solo migliorano la qualità dell’esperienza ma aprono nuove opportunità per i business del settore, che possono integrare servizi personalizzati e coinvolgenti.

L’AI al servizio del viaggiatore

L’intelligenza artificiale sta guadagnando terreno anche nel turismo. Negli Stati Uniti, il 39% dei viaggiatori utilizza l’AI per pianificare voli, alloggi e attività, contro il 29% dell’Europa. Nonostante sia agli inizi, l’AI generativa si dimostra uno strumento potente per la creazione di itinerari personalizzati, fornendo suggerimenti basati su preferenze individuali e semplificando la fase di ricerca.

Un aspetto interessante è l’adozione di queste tecnologie nei mercati europei, dove paesi come la Svizzera (23%) e la Germania (17%) mostrano un maggior utilizzo rispetto all’Italia (15%). Tuttavia, indipendentemente dal luogo di provenienza, emerge una tendenza comune: i viaggiatori cercano autenticità, tradizione e soluzioni che migliorino la qualità dell’esperienza, non solo comodità.

Robotica collaborativa: una nuova frontiera per l’ospitalità

Anche la robotica sta cambiando profondamente il settore alberghiero. Con un tasso di crescita annuale del 25,4%, la robotica collaborativa viene impiegata per migliorare l’efficienza operativa, ridurre i costi e offrire un’esperienza cliente superiore. Le applicazioni più comuni includono la pulizia, il servizio in camera e l’assistenza clienti.

Secondo PhoCusWright, il 75% delle mansioni nel settore subirà una trasformazione significativa. Solo l’8% dei posti di lavoro sarà completamente sostituito, mentre il restante vedrà un’evoluzione delle competenze richieste. Questo cambiamento richiede un approccio strategico, sia nell’adozione delle tecnologie sia nella gestione delle risorse umane.

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