Il mercato delle frodi digitali è diventato un terreno sempre più insidioso per banche e aziende del settore finanziario. Con l’evoluzione dei pagamenti digitali, si stanno manifestando nuove modalità di frode che puntano a sottrarre denaro in modo sempre più sofisticato. Le frodi digitali non sono mai state così diversificate e pervasive. Carmelo Garofalo, Fraud & Security Intelligence Practice Manager di SAS, delinea un panorama in cui la velocità e l’intelligenza artificiale giocano un ruolo chiave nella protezione contro i frodatori.
Esistono tre macro-categorie principali di frodi digitali che colpiscono il settore dei pagamenti. La prima, nota come “third party fraud,” riguarda attacchi condotti da terze parti che simulano il comportamento dei clienti reali per accedere in modo fraudolento ai servizi bancari. La seconda tipologia è quella delle frodi che mirano al furto di dati e identità per creare identità fittizie, un fenomeno legato alla diffusione di modelli come il Buy Now, Pay Later. Infine, le frodi messe in atto da clienti reali di istituti finanziari, che hanno visto una crescita significativa durante la pandemia e continuano a rappresentare una minaccia concreta.
Il futuro dei pagamenti e l’impatto delle frodi
Un aspetto che merita particolare attenzione è l’introduzione sempre più massiccia dei pagamenti istantanei, che comporta una drastica riduzione del tempo disponibile per attivare le tradizionali misure antifrode. Se fino ad oggi una transazione poteva richiedere giorni per essere contabilizzata, con la possibilità di intercettare eventuali attività sospette durante questo intervallo, i pagamenti istantanei riducono questo lasso temporale a una manciata di secondi. Secondo l’osservazione di Garofalo, il passaggio ai pagamenti istantanei cambierà le regole del gioco. Le istituzioni finanziarie devono adattarsi rapidamente a questa trasformazione, rivedendo le strategie di gestione del rischio e adottando tecnologie in grado di monitorare e analizzare le transazioni in tempo reale.
L’anello debole: il consumatore
Nonostante gli sforzi tecnologici, spesso il consumatore rappresenta ancora l’anello debole della catena di sicurezza. Gli attacchi di phishing, vishing e smishing si fanno sempre più sofisticati e difficili da riconoscere, spesso sfruttando tecniche avanzate di social engineering e persino deepfake per ingannare gli utenti. Come espresso da Garofalo non si può delegare la responsabilità della sicurezza al consumatore. Sono le aziende che devono adottare misure più incisive per proteggere i clienti, senza sovraccaricarli di oneri o responsabilità eccessive.
Le soluzioni, secondo gli esperti, risiedono nell’integrazione di tecnologie avanzate di analisi e intelligenza artificiale nei processi di gestione delle frodi. Queste soluzioni consentono di monitorare ogni momento del customer journey, prevenendo le frodi in tempo reale, senza compromettere la qualità del servizio o bloccare transazioni legittime.
Intelligenza artificiale e analytics: la chiave per l’antifrode in real-time
L’adozione di tecnologie di Advanced Analytics e intelligenza artificiale rappresenta una risposta efficace alle sfide poste dalla gestione delle frodi nei pagamenti istantanei. In particolare, l’uso di AI generativa per creare dati sintetici offre un’importante risorsa per l’addestramento di modelli antifrode, riducendo la necessità di utilizzare dati reali, spesso soggetti a rigide normative sulla privacy.
Le tecnologie di intelligenza artificiale enterprise grade sono oggi la miglior risposta alle sfide della gestione in tempo reale della sicurezza dei pagamenti, secondo Garofalo. L’AI generativa permette infatti di simulare scenari complessi e identificare in anticipo le potenziali minacce, migliorando la protezione delle transazioni senza rallentare i processi.