Commvault ha reso noti i risultati di una ricerca condotta durante il Data Protection World Forum, svoltosi a novembre 2018 a Londra. L’indagine ha coinvolto esperti e professionisti IT di tutta Europa e ne ha raccolto le opinioni sullo stato attuale delle normative sulla protezione dei dati.
Dai risultati è emerso che quattro manager IT su cinque ritengono che le esigenze di conformità alle normative, come il GDPR, porteranno benefici a lungo termine per le proprie organizzazioni, ma solo uno su cinque è sicuro che la propria azienda abbia raggiunto il rispetto completo delle leggi.
Secondo quasi due terzi dei coinvolti (64%) le sfide tecnologiche come la migrazione al cloud, l’integrazione con i sistemi legacy e la gestione di dati non strutturati erano fonte di preoccupazione, ma i processi aziendali in evoluzione e i requisiti culturali necessari per adottare metodi conformi rappresentavano un problema ancora più significativo.
Nonostante questo, quattro manager su dieci (37%) hanno affermato che accetterebbero una maggiore regolamentazione dei dati, in quanto potrebbe consentire un potenziamento a lungo termine dell’attuazione di metodi di gestione delle informazioni all’interno delle loro aziende.
Quasi un intervistato su cinque (17%) ha affermato di non ritenere le sanzioni previste in caso di mancata conformità abbastanza rigide da convincere le aziende a eseguire i cambiamenti necessari e riconoscere il vero valore di business potenziale.
“Molte aziende stanno ancora affrontando difficoltà nella gestione delle normative – sottolinea Vittorio Bitteleri, Country Manager di Commvault Italia – ma oggi è più importante che mai focalizzarsi sui principi chiave di una gestione efficace di dati, non solo da una prospettiva tecnologica, ma anche culturale e di processo.
I benefici del monitoraggio dei dati fanno riferimento a quattro semplici punti chiave: sapere quali dati si possiedono, dove sono archiviati, come sono protetti e in quale modo vengono utilizzati. La conformità richiede modifiche all’approccio operativo e culturale, ma è evidente che una migliore gestione dei dati non è solo una priorità di business e legale, ma anche tecnologica.