Il panorama della cybersecurity è in continua evoluzione, con minacce sempre più sofisticate e numerose normative da rispettare. OpenText Cybersecurity offre soluzioni pensate per proteggere i dati e le infrastrutture delle imprese. Per conoscere la proposta dell’azienda abbiamo incontrato Pierpaolo Alì, director Southern Europe di OpenText Cybersecurity, che ci ha illustrato la propria visione sulle sfide e le opportunità del settore.
Quali sono le principali minacce che le aziende devono affrontare oggi?
Le aziende devono confrontarsi con una varietà di minacce sempre più sofisticate e pervasive.
Attacchi ransomware, phishing mirato, compromissioni della supply chain e vulnerabilità delle applicazioni Web sono tra le principali minacce che osserviamo in questo momento. Inoltre, il crescente utilizzo di tecnologie come l’AI da parte degli hacker sta cambiando drasticamente le dinamiche degli attacchi.
Come si posiziona OpenText Cybersecurity nel fornire soluzioni per queste nuove sfide?
Il nostro obiettivo è offrire alle aziende una protezione a 360 gradi, fornendo strumenti che coprono ogni aspetto della cybersecurity, dalla protezione degli endpoint alla gestione delle identità, fino alla detection e risposta alle minacce avanzate (XDR).
A questo scopo, facciamo leva su diverse famiglie di prodotti. Voltage, per esempio, è dedicata alla protezione e crittografia dei dati, garantendo che le informazioni sensibili siano al sicuro sia durante il transito sia quando sono archiviate.
NetIQ, invece, si concentra sulla gestione delle identità e degli accessi, offrendo soluzioni che assicurano che solo gli utenti autorizzati possano accedere ai dati critici. Per la sicurezza delle applicazioni, proponiamo la suite Fortify, che permette di rilevare vulnerabilità nei software durante il ciclo di sviluppo, prevenendo potenziali attacchi prima che le applicazioni siano messe in produzione. Infine, la piattaforma ArcSight è il cuore del nostro sistema di monitoraggio e risposta alle minacce, capace di analizzare grandi volumi di dati in tempo reale per individuare e contrastare attacchi complessi.
Le nostre soluzioni sono pensate per integrarsi perfettamente nei sistemi esistenti delle aziende, semplificando la gestione e aumentando la loro resilienza.
Parlando di innovazione, in che modo l’AI gioca un ruolo nelle vostre soluzioni di cybersecurity?
L’AI è ormai una componente fondamentale per affrontare le nuove minacce. In OpenText Cybersecurity, utilizziamo l’AI per analizzare grandi quantità di dati in tempo reale, permettendo di individuare pattern anomali e potenziali minacce prima che queste possano causare danni.
Un esempio di questa integrazione è la nostra soluzione OpenText Cybersecurity Aviator, che sfrutta il machine learning non supervisionato per identificare comportamenti sospetti e automatizzare parte del processo di difesa, riducendo il carico di lavoro sui team di sicurezza.
Con strumenti come Aviator, le nostre soluzioni riescono a migliorare la velocità e la precisione nell’identificazione e risposta agli attacchi, rendendo possibile una cybersecurity proattiva e adattiva, che non si limita a reagire alle minacce, ma le previene.
L’Europa ha delle specificità in termini di cybersecurity?
In Europa, un elemento differenziante è rappresentato dal numero di PMI significativamente più elevato rispetto ad altre aree del mondo. Queste aziende spesso non dispongono delle risorse interne necessarie per implementare soluzioni di cybersecurity complesse. OpenText risponde a questa esigenza con soluzioni scalabili e modulari che si adattano a realtà con esigenze diverse, fornendo protezione avanzata senza imporre una gestione troppo onerosa. Un altro aspetto cruciale è la compliance normativa. Le aziende europee devono confrontarsi con normative stringenti come il GDPR e NIS2, il che rende essenziale adottare un approccio integrato alla gestione della sicurezza e dei dati. Le nostre soluzioni sono progettate per supportare queste aziende nel mantenere la conformità con le normative locali e proteggere efficacemente le loro risorse digitali.
Guardando al futuro, quali evoluzioni prevede nella cybersecurity?
Il futuro della cybersecurity vedrà sicuramente una maggiore integrazione tra tecnologie di automazione e AI. Credo che assisteremo a un’evoluzione delle soluzioni, capaci di auto-apprendere e migliorare nel tempo, riducendo al minimo la necessità di intervento umano.
Inoltre, la protezione dei dati non sarà più limitata ai soli perimetri fisici dell’azienda, ma diventerà più distribuita, seguendo i dati ovunque essi si trovino. Questo richiederà una maggiore attenzione alla gestione delle identità e alla protezione dei flussi di dati in ambienti cloud e ibridi. Sarà inoltre fondamentale continuare a investire nella formazione e sensibilizzazione dei dipendenti, perché la sicurezza non è solo una questione di tecnologia, ma anche di cultura aziendale. Le aziende dovranno abbracciare un approccio olistico alla cybersecurity, dove la resilienza sarà un obiettivo centrale. Nel contesto attuale, OpenText Cybersecurity è già allineata con i trend emergenti. Le nostre soluzioni sono progettate per evolvere insieme alle nuove sfide. Abbiamo una strategia che guarda al futuro, con tecnologie integrate che abilitano una protezione sempre più intelligente e automatizzata, rispondendo così ai cambiamenti continui del panorama digitale.