Veeam svela la sua strategia per la hyper available enterprise

Le soluzioni Veeam Hyper-Availability facilitano la data orchestration behavior- driven su infrastrutture multi-cloud di grandi dimensioni 

 

Veeam Software, ha illustrato la propria vision per la Hyper-Available Enterprise e la sua strategia per accompagnare le aziende clienti nel viaggio verso l’Intelligent Data Management su vasta scala.

«La maturazione di tecnologie quali IoT, IA, machine learning e blockchain e la crescita esponenziale di dati che le aziende devono gestire e da cui devono trarre informazioni utili al business, hanno generato la necessità di soluzioni che vadano oltre il concetto di Availability. Riteniamo che la Hyper-Availability sia la nuova frontiera. La Hyper-Availability Platform di Veeam – utilizzata da alcune tra le più grandi aziende al mondo tra cui Royal Caribbean, Mercedes-Benz, Telefonica e L’Oreal – è la soluzione più completa per affiancare i clienti nel percorso verso l’Intelligent Data Management, necessario per dare al mercato servizi digitali innovativi in tempi più brevi», ha commentato Peter McKay, Co-CEO and President di Veeam.

Alla base della vision vi è la considerazione che il concetto di disponibilità è tradizionalmente associato a quelli di business continuity, backup e recovery.

Le nuove sfide legate alla gestione dei dati aziendali e la necessità che questi siano sempre disponibili, impongono un’evoluzione da semplici soluzioni di Backup e Recovery con copia meccanica dei dati ad orari prestabiliti, a soluzioni con un’intelligenza molto superiore, grazie alla quale i dati imparano a rispondere in modo istantaneo ed appropriato a ciò che accade in un qualunque punto dell’infrastruttura dati aziendale.

La protezione e la gestione dei dati pensata come salvaguardia attraverso policy reattive  è in sostanza superata e deve trasformarsi in un sistema che fornisca, in modo propositivo, valore di business, cosa che per la Hyper-Availabile Enterprise prevede 5 fasi:

  • Fase 1, Backup:Effettuare il backup di tutti i workload, assicurandosi che siano sempre ripristinabili in caso di interruzioni, attacchi, perdita o furto di dati.
  • Fase 2, Aggregazione:Assicurare la protezione e la disponibilità dei dati in ambienti multi-cloud per abilitare servizi digitali ed assicurare una vista aggregata della compliance a livello di servizio.
  • Fase 3, Visibilità:Migliorare la gestione dei dati in ambienti multi-cloud grazie alla visibilità e al controllo unificati dell’utilizzo, prestazioni e operatività; la gestione dei dati inizia a trasformarsi da reattiva a preventiva, per evitare perdite in termini di disponibilità grazie ad avanzate caratteristiche di monitoraggio, ottimizzazione delle risorse, capacity planning e intelligenza integrata.
  • Fase 4, Orchestrazione:Spostare i dati all’interno degli ambienti multi-cloud senza interruzioni per garantire la continuità del business, la compliance, la sicurezza e l’utilizzo ottimale delle risorse. Questo richiede un motore per l’orchestrazione che consenta all’azienda di eseguire, verificare e documentare progetti di disaster recovery in modo altamente automatizzato.
  • Fase 5, Automazione:I dati si auto-gestiscono, imparando a duplicarsi, spostarsi verso la location migliore in base alle esigenze di business, proteggersi in caso di attività anomale e ripristinarsi in modo istantaneo. Questa fase assicura nuovi livelli di automazione alla gestione dei dati aziendali attraverso una combinazione di funzione di analisi dei dati, pattern recognition e machine learning.

«La visione di Veeam per la gestione intelligente dei dati si basa su un insieme flessibile di soluzioni integrate e plug-and-play»”, ha commentato Danny Allan, Vice President of Product Strategy di Veeam. «La Hyper-Availability Platform di Veeam assicura l’integrazione, la visibilità, l’orchestrazione, l’intelligenza e l’automazione necessarie per evolvere la gestione dei dati da policy-based a behavior-based, e da gestione manuale a automazione intelligente. Ciò permette che il provisioning e la gestione di enormi flussi di dati che si spostano costantemente all’interno di infrastrutture multi-cloud distribuite siano automatizzati e orchestrati in modo ottimale e soprattutto sicuro»

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