Il forum annuale di Veeam ha delineato l’importanza strategica del dato e come proteggerlo e sfruttarlo in modo proattivo tramite l’AI per garantire un’azienda sempre always-on
Si è svolto a Monza, nello scenario dell’Autodromo, il forum annuale di Veeam Software. Punto centrale dell’evento la crescente importanza del dato e dell’esigenza di garantire la iper disponibilità dell’IT, divenuto lo strumento essenziale per il business di qualsiasi tipologia di azienda e mercato.
La protezione del dato, ha osservato Albert Zammar, responsabile per il sud EMEA di Veeam Software, nel suo intervento di apertura della giornata che ha visto la partecipazione di oltre cinquecento clienti e partner, è oramai un elemento strategico e le fasi che l’hanno caratterizzata sono paragonabili a quanto avvenuto per il processo di sviluppo industriale che dal ‘700 ha interessato il mondo economico, sociale e produttivo.
Le quattro fasi di questo sviluppo, riassumibili nell’avvento prima del vapore, poi dell’elettricità, poi il calcolo digitale e infine dell’Intelligenza artificiale, trovano un parallelismo nell’evoluzione avutasi nella protezione del dato, passata anch’essa attraverso quattro fasi che hanno avuto inizio con la sua protezione tramite il backup effettuato in qualche luogo e su vari media fisici .
A questo primo stadio è seguito quello volto a garantirne il rapido recupero, perché quanto più si è veloci nel recuperare il dato perso o corrotto tanto più è possibile rispondere alle esigenze di business della propria azienda e dei clienti.
La terza rivoluzione che ha interessato il dato è stata quella della availability a livello di infrastruttura. Infine, oggi il tema centrale e chiave di volta della digital transformation e del più ampio concetto di Smart Economy, è quello della Hyper Availability.
“Per iper disponibilità si intende l’applicazione di algoritmi di intelligenza artificiale che permettano al dato di gestirsi in modo autonomo e operare in modo proattivo e non puramente reattivo, e questo al fine di garantire la propria protezione e disponibilità in un contesto in cui il fuori servizio anche di poche decine di secondi è considerato sempre più inaccettabile. L’AI applicata alla gestione delle infrastrutture e alla Smart Economy condizionerà sempre di più le scelte di business e organizzative delle aziende, perché sia nell’ambito della produzione che dei servizi, soprattutto se di public utilities, non è più ammissibile qualsiasi tipo di disservizio. Questo perché la vita e le relazioni tra cittadini e tra enti è sempre più digitale e in questo rapporto digitale i dati costituiscono l’elemento ipercritico. La mission di Veeam e delle sue soluzioni per la Hyper Availability è proprio quella di abilitare il passaggio verso la Smart Economy e un ambiente in cui il dato, tramite l’AI, abbia sempre più valore per le aziende e il cittadino”, ha osservato Zammar.
Hyper Availability: una esigenza a 360°
L’esigenza di modificare in profondità l’approccio adottato sino ad ora nella gestione del dato, passando ad uno proattivo basato sull’AI e relativi analytics, è conseguenza diretta dell’evoluzione del mondo produttivo e delle modalità da parte delle aziende e dei privati di fruire delle applicazioni IT, sempre più basate su ambienti multicloud.
Si tratta di realtà che, sia che si parli di reti di sensori IoT inerenti infrastrutture di tipo sanitario, dei trasporti, di grid per l’erogazione di energia che di servizio pubblico, richiedono di essere orchestrate e garantite sia per quanto concerne la loro disponibilità assoluta che per i tempi in cui rispondono in termine di latenza e velocità alle richieste di dato inoltrate.
Obiettivo chiave delle soluzioni Veeam per la Hyper-Availability è in sostanza proprio quello di facilitare una data orchestration behavior- driven su infrastrutture multi-cloud di grandi dimensioni.
“La Hyper-Availability è la nuova frontiera nel trattamento del dato e nella sua fruizione per il business. La Hyper-Availability Platform di Veeam, già utilizzata da numerose grandi aziende ed operatori mondiali e italiani è una soluzione completa di Intelligent Data Management che permette di sviluppare e fornire rapidamente e in modo sicuro servizi digitali innovativi “, ha illustrato Zammar.
La protezione e la gestione dei dati pensata come salvaguardia attraverso policy reattive è in sostanza superata e nella vision di Veeam deve trasformarsi in un sistema che fornisca in modo proattivo valore di business, cosa che per la Hyper-Availabile Enterprise prevede con un portfolio ad hoc di attuare in cinque fasi.
La prima è inerente il Backup ed è inerente al backup di tutti i workload, assicurandosi che siano sempre ripristinabili.
La seconda è relativa alla Aggregazione ed è volta a garantire la protezione e la disponibilità dei dati in ambienti multi-cloud.
Il terzo elemento chiave è la Visibilità, con soluzioni che permettono di migliorare la gestione dei dati in ambienti multi-cloud grazie ad un controllo unificato dell’utilizzo, delle prestazioni e operatività, a cui aggiunge monitoraggio, ottimizzazione delle risorse, capacity planning e intelligenza integrata.
Il quarto punto è l’Orchestrazione, che tramite un motore di orchestrazione sposta i dati all’interno degli ambienti multi-cloud senza interruzioni per garantire la continuità del business, la compliance, la sicurezza e l’utilizzo ottimale delle risorse.
L’ultimo e quinto punto è l’Automazione, con i dati che, tramite la pattern recognition e il machine learning, si auto-gestiscono, imparando a duplicarsi, spostarsi verso il sito più adatto in base alle esigenze di business, proteggersi in caso di attività anomale e ripristinarsi in modo istantaneo.
Veeam DataLabs, il passpartout dall’idea alla produzione
Garantire la sopravvivenza e la disponibilità del dato, tramite anche il ricorso all’intelligenza artificiale, osserva Zammar, è solo una delle componenti dell’equazione che porta ad una smart economy e ad un’azienda always-on. L’altro fattore da considerare è il “Tempo” correlato ai processi produttivi e a cosa necessità a livello di dati per passare dalla formulazione di una idea al suo passaggio in produzione, sia che si tratti di un bene materiale che di un servizio immateriale.
In questo un aiuto concreto Veeam si è proposta di darlo con lo sviluppo della piattaforma per l’alta disponibilità Veeam DataLabs, una soluzione per la gestione delle copie che permette alle aziende di creare rapidamente e on-demand nuove istanze dei propri ambienti di produzione. La soluzione , osserva la società, abilita casi d’uso che vanno oltre i classici scenari di protezione dei dati, come DevTest, DevOps e DevSecOps, e include test di sicurezza e di analisi forense e sandbox on-demand per le operations IT. In sostanza, rende dsponibile un contesto per sperimentare e accelerare l’innovazione, migliorare l’efficienza operativa, ridurre i rischi e ottimizzare le risorse.
Veeam DataLabs si basa sulle funzionalità dei Virtual Labs di Veeam, abilitando istanze di produzione di ambienti virtuali su richiesta. Queste “sandbox” isolate sfruttano i dati esistenti per accelerare l’innovazione e ridurre il rischio in fase di test di nuove soluzioni.
Non ultimo, in linea con la vision di Veeam volta alla creazione di ambienti aperti, Veeam DataLabs permette, tramite le Universal Storage API, di integrarne il software con le soluzioni di storage dei principali partner tecnologici come Cisco, HPE, IBM, NetApp o Pure Storage.
“Quello che abbiamo intrapreso è un percorso per permettere alle aziende e agli enti pubblici e privati di perseguire in modo rapido e sicuro una trasformazione che abiliti la smart economy, sia che si tratti di garantire l’always-on di una semplice macchina virtuale che di un intero data center o di un ambiente multi-cloud. Questo è quello che serve oggi alle aziende e che ci chiedono per creare quella confidenza e fiducia nella trasformazione digitale che ha come condizione sine qua non che servizi, infrastrutture e dati siano sempre disponibili”, ha dichiarato Zammar.