Con il software per UCC di 3CX predisposto per il multi-tenant e il cloud è possibile comunicare ovunque su reti fisse e mobili e realizzare videoconferenze webRTC
Le comunicazioni unificate si confermano uno dei pilastri della trasformazione digitale e sono un forte abilitatore della proiezione di un’azienda sul mercato globale. Ma una soluzione di UCC deve rispondere adeguatamente ai principali paradigmi del mercato, e alle esigenze non solo del cliente finale che ne fruisce e le deve integrare nei suoi processi di business, ma anche del Canale e dei sui operatori, Canale che la deve fornire, supportare ed adattare alle specifiche esigenze di settore o del singolo cliente.
Ma, mette in guardia Loris Saretta, regional sales manager per l’Italia e Malta di 3CX, società specializzata nello sviluppo di centralini di UC software, un centralino di nuova generazione deve rispondere ai principali paradigmi del mercato in termini di mobilità, reperimento immediato del chiamato, comunicazione user frendly, sicurezza e fruizione su piattaforme il più possibile aperte, anche nel cloud, pur se in quest’ultimo caso deve essere posta estrema cura al come viene fatto.
La rotta per la digital transformation
Per favorire la digital transformation 3CX, ha evidenziato Saretta, ha adottato un approccio tecnologico e di commercializzazione che risponde alle esigenze del mercato, un mercato che richiede fondamentalmente soluzioni aperte e flessibili.
E’ una apertura e una flessibilità che nella vision strategica e di prodotto di 3CX inizia dal software. Il software che implementa le funzioni di centralino e di UCC di 3CX si basa sia su piattaforma Microsoft che Linux e dà la possibilità di supportare sia dispositivi fissi che mobili tramite connessioni di rete che supportano praticamente tutta la varietà di protocolli esistenti, a partire dall’IP e dallo standard SIP. Come software può poi girare su qualsiasi server standard di mercato ed essere allocato in server room, data center o stand alone.
Ai diversi derivati, in azienda o fruiti in mobilità, si applica poi il concetto di one numnber, per cui un utente è reperibile ovunque in modo automatico tramite un unico numero. E’ il software 3CX che in base al profilo dell’utente provvede ad inoltrare automaticamente la chiamata al dispositivo che sa in quel momento essere in uso da parte del chiamato.
Predisposto per il cloud e multiutenza
Un’altra caratteristica che fa del software dei centralini 3CX, ha evidenziato Saretta, una soluzione atta a favorire la digital transformation e la sua adozione come strumento per la modernizzazione delle comunicazioni delle PMI è di essere stato pensato in modo nativo per applicazioni multi-tenant e di conseguenza con la possibilità di essere fruito nel cloud e proposto dai partner di canale come servizio su cui costruire soluzioni a valore aggiunto o specializzate per servizi quali l’alberghiero, il sanitario o industriale.
Un altro elemento che fa del centralino 3CX uno strumento per una comunicazione e una collaborazione evoluta sono le funzioni di videocomunicazione e di videoconferenza, basate sullo standard di mercato WebRTC. In pratica, integrato nel software dei centralini permette di realizzare in modo trasparente, e senza la necessità di specifici plug-in, videochiamate e videoconferenze via web con qualsiasi altro utente abbia un dispositivo che supporti lo standard.
Attenzione al Canale e community
Le soluzioni 3CX sono portate sul mercato esclusivamente tramite il Canale. Al Canale 3CX dedica programmi specifici sia di formazione che di assistenza, in parte anche gratuiti e volti a favorire e facilitare l’adozione da parte dei loro clienti dei partner le soluzioni 3CX-
«Costante attenzione dedichiamo al recepire le esigenze deli clienti, in modo da favorire l’attività propositiva dei partner. Ad esempio abbiamo attiva una diffusa Community che ci permette di recepire dai partner di canale le esigenze espresse dai loro clienti e quando le riteniamo significative o si tratta di richieste che ci sono segnalate da un certo numero di partner, le facciamo nostre e confluire negli sviluppi della nuova generazione di centralino”, ha spiegato Saretta.