CPE con networking, sicurezza, IT e VNF integrate in un box semplificano la connessione delle filiali. A come farlo ci hanno pensato RAD e CIE Telematica
La trasformazione digitale in atto è un termine che coinvolge un insieme variegato di aspetti dell’ICT e li coniuga con l’evoluzione dei processi di business, del modo di relazionarsi con le esigenze del mercato
e con i nuovi processi produttivi dell’Industry 4.0. Se poi si pensa alla parallela diffusione della mobility, del cloud., dell’IoT o del concetto di smart in tutte le sue sfaccettature è evidente come per operatori, responsabili ICT e fornitori di servizi l’adeguarsi alle richieste delle aziende e dei clienti risulti complesso.
Ma cosa abilita, o meglio, abiliterà il cambiamento previsto? Gli aspetti che entrano in gioco sono numerosi. Quello che richiede un’azienda che voglia affrontare con successo la trasformazione digitale e presentarsi sul mercato dei servizi in modo competitivo, ed adattabile ai cambiamenti, oltre che con costi competitivi, sono riassumibili nei seguenti, anche se di certo in modo non esaustivo:
- Agilità nel collegare nuove sedi con connessioni fisse o via cloud
- Un catalogo di servizi ampio e a effettivo valore aggiunto (ad esempio cifratura, FW, DDOS, IP-PBX, soluzioni IT, ecc.)
- Alta qualità dei sevizi Voce / Video (Lync / WeBEX / ecc.)
- Banda fornita on-demand con funzioni di backup, campagne, trasmissione video, ecc.
- Riduzione dei costi con opzioni Over The Top per fornire contenuti a valore.
- Sicurezza e alta disponibilità tramite opzioni flessibili di backup (Internet, Cellulare, VDSL, up link ridondato, ecc),
- Semplificazione della gestione ordini e della gestione
Il problema che si pone è che se i desideri delle aziende e dei clienti, e anche quelli dei provider, sono chiari e ben delineati, al lato pratico ci si scontra con aspetti tecnologici che devono essere risolti al fine di poter disporre di soluzioni e d servizi che siano in linea con i desideri e i budget disponibili.
Quello elencato è peraltro un insieme di esigenze che di certo è possibile soddisfare, ma che presenta costi di realizzazione e di gestione che con le tariffe praticabili hanno finito con il limitare la possibilità di investimento.
La soluzione? Branch in a box
Una risposta con cui si è proposta di spezzare il circolo vizioso sopra descritto l’ha ideata RAD, società israeliana specializzata nelle reti di accesso rappresentata in Italia dalla società di ingegneria CIE Telematica.
Per superare i problemi connessi agli investimenti, e al loro tuning con le esigenze variegate della clientela e dei servizi da essa richiesti ha sviluppato una soluzione che racchiude in un solo box, in pratica un CPE universale (uCPE), le diverse appliance che di solito sono presenti presso un cliente business come ad esempio quanto necessita per le funzioni e i servizi di:
- Networking, sicurezza e servizi IT
- Point of Sale
- Reordering dei flussi video prima della loro presentazione.
E’ una soluzione, ha illustrato Luigi Meregalli, general manager di CIE Telematica, che è specificatamente orientata far fronte alle esigenze di aziende che hanno filali distribuite sul territorio. I benefici che si prospettano da un suo utilizzo appaiono consistenti. Tra questi :
- La possibilità di abilitare di router IP VPN virtuale.
- Evitare il vendor lock-in
- Fornire servizi di tunneling su Cloud
- Erogare servizi di host firewall ed altri servizi VNF di rete virtuale
- La possibilità di introdurre rapidamente nuovi servizi
In sostanza, la soluzione Branch-in-a-box di un CPE che comprende funzioni di networking, security, IT e VNF ideata da RAD permette di rispondere in modo puntale a tutta una serie di esigenze per chi vuole fornire servizi in ambienti costituiti da una azienda con una o più sedi e svariate filali, come ad esempio Banche, assicurazioni ecc., che richiedono soluzioni semplici da gestire altamente integrate ma che vogliono tenersi aperta la possibilità di evolvere con nuovi servizi senza dover cambiare l’infrastruttura.
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