Gli switch rugged sono adatti per infrastrutture produttive, ambientali ed urbane critiche e laddove sicurezza e connettività devono essere garantite
La progressiva digitalizzazione degli ambienti industriali e l’adozione del protocollo IP per facilitare la successiva trasformazione digitale e l’adozione di tecnologie IoT e Industrial IoT, richiede soluzioni adatte, robuste e in grado di essere posizionate anche in ambienti dove per motivi costruttivi o di sicurezza non sono disponibile le usuali prese di alimentazione elettrica, e dove la connettività deve essere assolutamente garantita.
Una risposta a questi problemi e volta a favorire l’adozione di un trasporto dati basato su rete ottica è stata data da RAD, rappresentata in Italia da CIE Telematica, con la sua nuova linea di switch PowerFlow.
La soluzione è ottimizzata, come evidenziato, per reti ottiche e geografiche che necessitano a livello impiantistico di poter fruire anche in modo intensivo di una alimentazione PoE, ovverossia tramite la medesima connessione di rete Ethernet.
Robuste e di classe industriale sono le caratteristiche degli switch Ethernet rugged, progettati per poter essere utilizzati in ambienti difficili e disponibili in due versioni: PowerFlow-2 e PowerFlow-2-10G .
PowerFlow-2
Lo switch industriale PowerFlow-2 è una soluzione per montaggio ad armadio compatta, robusta e con caratteristiche che comprendono:
- Costruzione rugged certificata a standard 61850-3, IEEE 1613, EN 50121-
- Equipaggiamento di sino a 16 porte 10/100/1000BaseT
- Supporto di sino a 8 x GbE SFP (Small Form-factor Pluggable )
- Supporto standard PoE con sino a 240W disponibili per dispositivo
- PoE++ (UPoE) opzionale
- Interoperabilità con la famiglia Airmux PoE
Gli apparati possono essere gestiti sia con piani di indirizzamento IPv4 che Pv6 e SNMP v1/v2c/v3 e in modalità Web tramite http e https laddove serve una elevata sicurezza operativa.
La sicurezza prevede anche il controllo a livello di singola porta e basata sull’indirizzo MAC a standard IEEE802.1X, RADIUS, ACL,TACACS+ e SSL/SSH v2.
Se robuste sono le caratteristiche e ricca la dotazione di funzioni e standard per la sicurezza della comunicazione tra impianti e dispositivi, altrettanto ampie e flessibili, ha spiegato CIE Telematica, sono le modalità disponibili a livello di configurazione e installazione della rete, che prevedono l’aderenza a standard quali MSTP, RSTP, ERPS (G.8032) e funzioni di recovery ultraveloci PF-Ring, che permettono di recuperare i pacchetti anche operando a velocità wire speed e senza perdite in ogni condizioni di traffico.
A livello di rete e di connessioni la resilienza della WAN e degli anelli di rete è assicurata anche da link di rete in dual homing. Esteso il range di temperature, previsto per un uso degli apparati in condizioni anche critiche, e che va da -40 a +75 gradi centigradi.
L’apparato, ha illustrato Daniel Stein, direttore della divisione RAD che sviluppa soluzioni per infrastrutture critiche , ha ottenuto la certificazione IEC 61850-3, IEEE 1613, EN50121-4 . A queste si aggiunge NEMA TS2, lo standard per controlli di dispositivi installati in ambienti pubblici quali i semafori, le segnalazioni stradali di emergenza e le segnalazioni di “walk/don’t walk”, uno standard progettato per far sì che I produttori dei dispositivi garantiscano adeguate condizioni di funzionamento.
PowerFlow-2-10G
Lo switch PowerFlow-2-10G è invece uno switch che condivide con il modello precedente le caratteristiche di funzionamento, gli standard di sicurezza, di rete, impiantistici e di gestione, ma che è equipaggiato con un numero maggiore di interfacce di rete che lo rendono ideale per il backbone di topologie a ring.
L’equipaggiamento prevede in particolare:
- 4 porte 10G/1G SFP
- Sino a 24 porte 10/100/1000BaseT
- Sino a 24 porte GbE SFP
- Opzione per 4 porte GbE combo
- Il supporto opzionale PoE sino a 400W per dispositivo
Per quanto concerne lo scenario topologico di rete, oltre a condividere il recovery ultraveloce PF-Ring è in grado di supportare a livello di singolo apparato sino a 14 ring.