La piattaforma Pure1 di Pure Storage abilita il supporta proattivo e l’analisi in profondità dello storage sia on-premise che nel cloud ibrido
Pure Storage, società attiva world-wide nello sviluppo di soluzioni storage all-flash, ha comunicato di aver riscontrato un crescente interesse da parte del mercato nei confronti di Pure1, una piattaforma cloud-based che ha sviluppato per la gestione e il supporto infrastrutturale e basata su capacità di intelligenza artificiale (AI).
In pratica, ha evidenziato, Pure1 fornisce una migliore visibilità ed un’autogestione dello storage in qualsiasi ambiente e mette le aziende in condizione di dedicare meno tempo alla gestione dell’infrastruttura.
“Altre piattaforme di storage obbligano i propri clienti a task di gestione dispendiosi in termini di tempo, mentre Pure si concentra su ciò che fa la differenza per il cliente, ossia migliorare il business e la user experience” ha commentato Dan Decasper, General Manager di Pure1, Pure Storage. “La piattaforma Pure1 fornisce una gestione autonoma dello storage sia in architetture ibride che tradizionali, il tutto da un’unica console in cloud”.
Il punto focale della piattaforma è un motore di intelligenza artificiale, il Pure1 Meta, ideato per aiutare ad ottimizzare e automatizzare l’infrastruttura tramite una serie di strumenti quali il supporto predittivo, una gestione basata su AI e analitiche per ambienti multi-cloud.
Un ulteriore punto rivelatosi di interesse per la soluzione, ha evidenziato l’azienda, è la riduzione dei costi che abilita tramite l’integrazione delle applicazioni in ambienti virtualizzati e cloud, oltre a permettere di sostituire i server dedicati alla gestione storage in tutti i siti presso cui sono presenti array.
Self Driving, Full stack e Multi Cloud
Tre gli obiettivi salienti che Pure Storage si è prefissata di perseguire nello sviluppo della piattaforma.
Il primo è il self-driving e si basa sulla considerazione di come l’automazione rappresenti il futuro oramai prossimo di una infrastruttura moderna. In un tale scenario, attraverso l’analisi di una grande mole di dati, Pure1 esegue analisi costanti sulle problematiche note all’interno degli array e genera automaticamente ticket di assistenza per avvertire il cliente
La natura nativa di tipo self-driving consente inoltre di disporre di visioni in profondità sull’andamento delle performance, aiutare a prevedere i miglioramenti che saranno disponibili tramite gli aggiornamenti e nell’ottimizzare l’utilizzo delle risorse.
Un secondo aspetto è quanto riferibile come full-stack. Uno dei problemi che gli amministratori incontrano in relazione alle macchine virtuali (VM) è il tempo dedicato alla identificazione dei problemi rispetto a quello che occorre per risolverli.
Sotto questo aspetto Pure1 VM Analytics mette a disposizione una visione approfondita delle performance della infrastruttura con l’obiettivo principale di ridurre il tempo necessario ad individuare e risolvere i problemi delle performance infrastrutturali attraverso lo storage e le VM e poter dedicare più tempo alla erogazione dei servizi.
Terzo ma non mento importante aspetto è quanto connesso al multi-cloud. Quando i dati risiedono sia nel cloud pubblico sia on-premise può essere difficile gestirli. Con la combinazione del nuovo Cloud Block Store per AWS e i tradizionali FlashArray on-premise, i clienti, evidenzia l’azienda, possono invece adottare architetture cloud ibride per la gestione dei propri dati.
Il problema deriva dal fatto che le architetture ibride richiedono una continua visibilità e gestione del dato, ovunque esso risieda.
E’ in un tale contesto complesso che Pure1 fornisce, mediante Snapshot Catalog, una visione globale di tutte le snapshot indipendentemente dal target, che si tratti di FlashArray, FlashBlade, Cloud Block Store, o target NFS o S3 (Simple Storage Service) di terze parti.
In particolare, Purity CloudSnap ha il compito di massimizzare le potenzialità offerte dal cloud per lo storage di backup attraverso funzionalità di trasferimento intelligente dei dati da e verso il cloud.