OpenStack: il cloud è “a la carte”

OpenStack cresce e apre la porta alla digital transformation ed a opportunità di business per aziende ed operatori

OpenStack è una piattaforma cloud modulare la cui funzione è di mettere a disposizione servizi di gestione di processi e storage in accordo al classico modello di Infrastructure as a Service (IaaS) del Cloud.

Un suo aspetto qualificante è di essere un software scritto in Python e di utilizzare altri software liberi sul mercato ed aperti.  Queste caratteristiche  ne hanno favorito  la diffusione e creato una comunità mondiale molto ampia che annovera decine di società che contribuiscono stabilmente al suo sviluppo.

Punto focale per  la sua diffusione è la OpenStack Foundation, l’organizzazione che ha il compito di promuovere il software OpenStack e al cui contorno ruota la community che comprende gli sviluppatori e gli utenti.

I vantaggi  di OpenStack

OpenStack è una piattaforma cloud scritta in Python ed  ideata per gestire in cloud pool di risorse di calcolo, di storage e di rete mediante CLI  o via interfaccia web. Il sistema operativo su cui si basa è un altro dei pilastri di un sistema aperto, Linux, nelle sue diverse interpretazioni come RedHat, Suse, Ubuntu e altre.

Tramite CLI o via web permette di configurare ambienti IT virtuali all’interno dei quali allocare le risorse necessarie, che però non sono vincolate a trovarsi in un unico posto fisico ma possono essere distribuite.  In pratica, costituisce una piattaforma ideale per applicazioni distribuite per l’erogazione di servizi web, gestione e analisi di Big Data o per servizi di virtualizzazione di rete NFV.

Come accennato, un aspetto chiave è la sua modularità. Lo schema del sito ufficiale del progetto  evidenzia come il core del software sia costituito  da tre principali funzionalità:  calcolo, rete e storage.

OpenStack, OpenStack: il cloud è “a la carte”
:Architettura OpenStack (fonte OpenStack Foundation)

Queste funzionalità sono gestite da un data center che provvede ad allocare le risorse richieste interagendo con l’utente mediante dashboard accessibile, come accennato in precedenza, tramite browser o tramite API. I progetti più importanti di Openstack sono relativi ai moduli seguenti:

  • Nova (Calcolo): controlla l’intera piattaforma e gestisce le istanze di macchine virtuali e la comunicazione interna. Espleta numerosi servizi quali l’allocazione delle istanze sulle macchine fisiche o l’interazione con l’hypervisor di quest’ultime per gestire le istanze.,
  • Neutron (Rete): è dedicato alla comunicazione di rete.
  • Swift (Storage a oggetti): è uno storage distribuito ad alta affidabilità e scalabilità ideato per gestire grossi volumi di dati per applicazioni di backup o on-line.
  • Keystone (Identità): gestisce quanto concerne autenticazione e autorizzazione per i diversi moduli di OpenStack.
  • Glance (Servizio immagini): gestisce le immagini virtuali e si compone di un database, un servizio di catalogazione delle immagini e di un insieme di API.
  • Cinder (Block Storage): è preposto al salvataggio dei dati.
  • Horizon (Dashboard): è l’interfaccia Web di dialogo con l’utente.

OpenStack Days Italy dà la parola alle aziende

A fine settembre sarà possibile fare il punto sullo stato di adozione nel corso dell’OpenStack Days Italy, evento organizzato da Enter Cloud Suite, Binario Etico e Coworking Login con il supporto di OpenStack User Group Italia e di OpenStack Foundation. Si terrà a Milano il 28 settembre e il tema trainante è “OpenStack Insights & Hands-on Lab“. Nel corso dei lavori saranno approfonditi . con case history e workshop tecnologici, i trend che lo caratterizzano in relazione  ai temi calci dell’IT, dal cloud alla digital transformation .

Se la comunità mondiale di OpenStack e le aziende che ci lavorano sono numerose e a livello mondiale, non mancano esempi di aziende anche in Italia. Tra queste, chi ci lavora da tempo è Enter, un Internet Service Provider italiano che ha puntato proprio su OpenStack per la propria offerta cloud, chiamata Enter Cloud Suite, una soluzione che la società propone come la prima piattaforma cloud europea basata su OpenStack, costruita per le aziende e gli sviluppatori di tutta Europa e accreditata per fornire servizi cloud all’Unione Europea.

Il nostro servizio è talmente intuitivo che in molti casi non abbiamo nemmeno visibilità delle operazioni dei nostri clienti, che possono gestirsi in modo realmente autonomo», spiega Ivan Botta, CEO di Enter. «Noi ovviamente offriamo una serie di servizi a supporto della piattaforma cloud, che possono essere personalizzati man mano, sulla base delle esigenze dei singoli clienti.”

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