Milano la città più “smart” d’Italia

Le città italiane più intelligenti sono anche quelle più vicine agli obiettivi globali di sviluppo sostenibile. I risultati del rapporto ICity Rate 2017

 

Milano è la Smart City più avanzata in Italia: si conferma al primo posto per il quarto anno consecutivo, staccando le altre città in particolare per crescita economica, mobilità sostenibile, ricerca/innovazione, trasformazione digitale, con ottimi risultati anche nella partecipazione dei cittadini e nella gestione dei beni comuni. Anche se in questa edizione il distacco del capoluogo lombardo è quasi azzerato, per l’introduzione di variabili ambientali come il consumo di suolo (in cui si colloca al 97esimo posto) e qualità dell’aria (98esimo), che ne riduce la distanza dalle città inseguitrici.

Al secondo posto, infatti, la tallona Bologna, medaglia d’argento con solo due punti di distanza dal vertice (contro gli oltre 50 del 2016), potendo vantare il primato nell’energia e nella governance e in generale un approccio complessivo di buon equilibrio nei diversi ambiti che compongono la “città intelligente”.

Firenze invece si riprende il terzo posto che aveva perso lo scorso anno, in particolare grazie a politiche per turismo sostenibile e cultura, crescita digitale, energia e ambiente.

Seguono poi Venezia, Trento, Bergamo, Torino, Ravenna, Parma e Modena a completare la “top ten” delle Smart City italiane, in cui si scorge un forte blocco di città emiliano-romagnole, esempi di successo per sostenibilità, inclusione e innovazione.

Sono alcuni dei risultati di ICity Rate 2017 per fotografare la situazione delle città italiane nel percorso per diventare “smart”, ovvero più vicine ai bisogni dei cittadini, più inclusive, più vivibili.

FPA ha individuato e analizzato 15 dimensioni urbane che in ambito nazionale e internazionale definiscono traguardi per le città (povertà, istruzione, aria e acqua, energia, crescita economica, occupazione, turismo e cultura, ricerca e innovazione, trasformazione digitale e trasparenza, mobilità sostenibile, rifiuti, verde pubblico, suolo e territorio, legalità e sicurezza, governance).

.Milano rimane salda al primo posto per il quarto anno consecutivo, ribadendo la sua eccellenza in molte dimensioni oggetto di indagine. È al primo posto nel 20% degli indicatori oggetto di indagine.

Ad esempio per produttività, con 46.227 euro di valore aggiunto pro-capite (contro una media italiana di 22.751), per imprenditorialità, con 12,9 imprese attive per 100 abitanti (contro 8,9 di media), per diffusione di banda ultra larga, con 9,5% abbonamenti sulla popolazione residente (media 1,4%), per diffusione del coworking, con il 22,5% del totale dei servizi offerti in Italia (media 0,8%), per diffusione di home banking, con 70,8% di clienti ogni 100 residenti (42,7% di media).

Le città metropolitane

Crescono complessivamente le città metropolitane anche se restano lontane dalla sostenibilità. Cinque delle 10 città metropolitane italiane sono nella top ten di ICity Rate 2017: oltre a Milano, Bologna e Firenze, c’è Venezia in quarta posizione e Torino in settima.

Migliorano i risultati per più della metà dei capoluoghi metropolitani: crescono Roma, Genova, Cagliari, Napoli, Messina e Reggio Calabria. Merito dei buoni risultati in dimensioni rilevanti come istruzione, energia, crescita economica, trasformazione digitale, cultura e turismo e mobilità sostenibile.

La distribuzione geografica

Sono a Nord Est le città più Smart nel 2017, ma il Nord Ovest è vicino e il Centro si scosta di poco soprattutto grazie alla qualità delle risorse naturali e alle politiche di salvaguardia.

Il Sud invece è molto indietro rispetto al resto d’Italia sia nelle dimensioni legate all’economia e all’innovazione, che in quelle del welfare, nelle politiche di contrasto della povertà, nel turismo e cultura.

Se guardiamo ai valori medi la distanza tra le città del Nord Est (494) e quelle del Sud e delle Isole (302) è di circa 200 punti. Nel meridione però spiccano alcune eccellenze. Su tutte Cagliari, che anche per il 2017 è la prima città del Sud in graduatoria: dalla 54esima posizione 2016, quest’anno entra nella metà alta della classifica con il 47° posto.

Tra le prime 15 città del Sud ci sono anche gli altri due comuni sardi analizzati, Sassari e Oristano, a conferma del percorso di crescita dell’isola.

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