Ricoh ha raccolto il parere sull’innovazione di 3.300 manager di PMI europee. Tra le aziende italiane che hanno le idee chiare vi è Beijer Ref Italy
La rivoluzione digitale sta trasformando in maniera profonda i rapporti tra le aziende, Pmi in primis, e il mercato. In questo contesto si parla sempre più della necessità di innovare e trasformarsi. Ma cosa significa fare innovazione per una Pmi? Qual è il ruolo della tecnologia?
Per rispondere a queste domande Ricoh ha commissionato una ricerca che ha coinvolto 3.300 Pmi in tutta Europa.
Il 59% dei manager sostiene che l’innovazione sia una priorità assoluta e il 34% è addirittura convinto che la propria azienda potrà fallire entro il 2020 se non riuscirà trasformarsi per rispondere ai cambiamenti attualmente in atto nel mercato. Per innovazione le Pmi intervistate intendono:
- lo sviluppo di nuovi prodotti (aspetto citato dal 60% del campione)
- l’implementazione di nuove tecnologie negli ambienti di lavoro (56%)
- l’introduzione di miglioramenti graduali nei processi (54%)
Sebbene l’innovazione sia dunque considerata un elemento imprescindibile per competere, il 47% afferma di temere i cambiamenti rilevanti e il 30% ammette di non saper da che parte cominciare.
E’ ora di cambiare
Il 78% delle Pmi afferma che il settore in cui opera è cambiato molto negli ultimi cinque anni e il 75% ritiene che nei prossimi cinque è destinato a mutare ancora.
Dalla ricerca è emerso come i fattori che hanno portato ai maggiori cambiamenti sono stati: evoluzione delle aspettative da parte dei clienti (31%), aumento della competizione (31%), automazione sempre maggiore delle attività (27%), nuovi requisiti normativi (27%) e incertezza economica (25%).
Le tecnologie e la digital revolution stanno generando impatti in tutti i settori. Il 74% del campione afferma che la tecnologia aiuti ad innovare e ad aumentare la produttività e secondo il 46% un più ampio utilizzo delle tecnologie digitali consentirebbe di essere più innovativi.
Tra le aziende che hanno le idee molto chiare e considerano l’innovazione un importante motore per competere vi è Beijer Ref Italy che ha scelto le lavagne interattive Ricoh per trasformare la formazione e l’aggiornamento dei propri dipendenti.
Il ruolo della tecnologia e il caso Beijer Ref
Beijer Ref Italy è la filiale italiana di un gruppo multinazionale che ha sede principale in Svezia ed è presente in quasi tutti i Paesi del mondo, distribuendo componentistica per la refrigerazione ed il condizionamento.
“Il mercato in cui operiamo sta cambiando molto rapidamente come conseguenza delle nuove normative e dell’evoluzione tecnologica. Le nostre competenze tecniche sui prodotti sono fondamentali per il nostro successo ed è qui che entrano in gioco le soluzioni Ricoh”, ha spiegato Fabio Fogliani, Managing Director e Direttore Commerciale dell’azienda. “Ricoh ci ha permesso di migliorare le attività di formazione e il contatto diretto tra i produttori e le persone che operano nelle nostre 16 filiali”.
In passato il training era svolto al 100% on site facendo spostare i produttori oppure i colleghi delle filiali. Questo implicava costi di viaggio, allungava il time-to-market e causava perdite di tempo per gli spostamenti.
L’azienda ha ora installato due lavagne interattive (Ricoh Interactive Whiteboard D6510) nella sede principale di Milano, una in una sala riunioni e l’altra nella sala training in cui sono presenti anche altre tecnologie Ricoh come ad esempio videoproiettori.
Questi strumenti permettono a Beijer Ref Italy di svolgere formazione senza far spostare i dipendenti dalle filiali perché il training arriva direttamente da loro. In pratica, tramite il pc si connettono in modo molto semplice alla lavagna interattiva e possono assistere alla presentazione in tempo reale connettendosi allo stesso tempo mediante videoconferenza per una maggiore interattività.
“Siamo un’azienda dinamica che guarda costantemente al futuro e all’innovazione per crescere e prepararci al business di domani. Al momento il progetto realizzato con Ricoh interessa esclusivamente l’Italia, ma i vantaggi sono così evidenti, anche ad esempio in termini di riduzione dell’impatto ambientale, che siamo certi che fungeremo da best practice per il resto del Gruppo. L’innovazione è contagiosa”, anticipa Fabio Fogliani i progetti futuri.