InfoCert partecipa alla Sovrin Network, il primo sistema distribuito per l’identità digitale basata su tecnologia blockchain
InfoCert Certification Authority d ilivello europeo, parte del Gruppo Tecnoinvestimenti, ha annunciato la partecipazione al progetto della Sovrin Foundation, un’organizzazione non profit con sede negli USA, per il lancio del Sovrin Network, un sistema per la gestione di identità digitali distribuite e decentralizzate (self-sovereign digital identity).
La Sovrin Network è basata su tecnologia blockchain anche denominata “distributed ledger”, una soluzione che consente a persone e organizzazioni la creazione di identità digitali da gestire con un completo controllo e in maniera indipendente da singoli enti o organizzazioni governative.
La partecipazione all’iniziativa di caratura mondiale rientra nel novero delle iniziative di R&D di InfoCert, che dedica in quest’ambito investimenti pari a circa il 6% del fatturato annuo.
I registri distribuiti (ledger) anziché essere basati su un singolo sistema con un amministratore centrale, sono gestiti in modalità cooperativa da un pool globale di partecipanti. E i record di identità, in linea con il concetto blockchain, risiedono in modo ridondante in nodi differenti.
Il risultato è una soluzione resiliente all’hacking e alla modifica in modo fraudolento dei dati .
AI fini del servizio la rete utilizza un registro pubblico governato dalla Sovrin Foundation ed è offerta come una risorsa pubblica e gratuita su cui chiunque può sviluppare applicazioni di identità sicure, protette e veloci.
La Sovrin Network è attiva e viene gestita su nodi di validazione ospitati dagli “steward” nominati dalla Sovrin Foundation, tra cui appunto InfoCert. Gli steward debbono aderire al Sovrin Provisional Trust Framework e hanno il compito di attribuire l’identità digitale ai partecipanti.
«Oggi, le Certification Authority quali InfoCert giocano un ruolo chiave nella gestione delle identità digitali. In futuro la tecnologia blockchain potrebbe mettere gli individui, ma anche le aziende o persino gli ‘oggetti’, nelle condizioni di gestire, controllare e governare in autonomia la propria identità. Siamo entusiasti di poter testare questa promettente tecnologia per valutarne il reale potenziale e gli ambiti di utilizzo al fine di offrire il massimo valore ai nostri clienti», ha commentato Carmine Auletta, Chief Innovation Officer di InfoCert.