ICO (Industria Cartone Ondulato), ha adottato le soluzioni Sophos per garantirsi la sicurezza degli impianti, della fabbrica 4.0 e degli end-point
ICO (Industria Cartone Ondulato), tra le maggiori società in Italia del settore, al fine di garantire la riservatezza, integrità e disponibilità dei dati e in collaborazione con il Gruppo Xera ha affidato a Sophos la gestione della sicurezza degli endpoint,
La società è nata nel 1952 come azienda artigianale per la produzione di scatole in cartone ondulato, attività innovativa rispetto agli imballaggi in legno quasi esclusivamente utilizzati all’epoca. Nel corso degli anni l’attività è evoluta da processi di lavorazione molto manuali a quelli automatizzati (casemaker, fustellatore e slotter rotativi) e alla fine degli anni settanta ha attivato l’impianto di una cartiera per la produzione di carta da ondulatori che utilizza come materia prima la carta di recupero.
La ditta individuale, che nel 2017 ha avuto un fatturato pari a 72 milioni di euro, si è anche trasformata in società di capitale ed al primo capannone se ne sono aggiunti altri per contenere macchinari sempre più numerosi e tecnologicamente avanzati.
La sfida da affrontare per la sicurezza
ICO si è trovata a dover identificare una soluzione in grado di gestire in modo semplice ed efficace la sicurezza IT garantendo la business continuity nei 5 stabilimenti sul territorio italiano, attivi h24.
Al fine di affrontare minacce sempre più complesse ed aggressive, ha ritenuto indispensabile implementare un approccio integrato alla sicurezza che fosse in grado di coniugare la protezione del perimetro e degli endpoint a copertura di 20 server e 200 endpoint, a cui aggiungere 20 access point Wi-Fi indispensabili per lo svolgimento dell’attività di business e la protezione a livello mobile a copertura dei device utilizzati dal team sale di oltre 30 persone.
Un altro aspetto peculiare di ICO riguardava l’esigenza di contrastare potenziali data breach legati alle operazioni di manutenzione effettuate da remoto. ICO infatti è un’azienda di produzione che si avvale di fornitori differenziati per ognuna delle sue 16 linee di produzione. La manutenzione avviene molto spesso da remoto, basandosi su sistemi di connessione che consentono l’accesso completo alla macchina (e ai dati) a discapito degli standard di sicurezza.
Infine, ultimo in ordine di tempo ma non d’importanza, l’adempimento della normativa GDPR, relativo al corretto utilizzo e alla conservazione dei dati utili allo svolgimento dell’attività di business.
La soluzione adottata
Dopo una fase preliminare di ricerca supportata dai propri consulenti del Gruppo Xera, ha optato per la proposta Sophos, basata sulla sua proposta di sicurezza integrata e sul concetto di Synchronized Security nel processo di rilevamento delle minacce.
In particolare, ha spiegato l’azienda, le soluzioni UTM di Sophos hanno fornito le migliori garanzie di affidabilità e interoperabilità con la complessità dei sistemi di ICO.
In particolare, le soluzioni implementate da ICO comprendono Sophos Endpoint Protection, Sophos Intercept X, Sophos Central per il management integrato on premise e in cloud, Sophos Server Protection, Sophos Firewall Manager, Sophos XG Firewall e Sophos Access Point.
«La visione di Sophos, sempre orientata all’innovazione e al futuro ci ha subito fatto capire come le soluzioni proposte abbiano una marcia in più rispetto ai competitor sul mercato.
L’installazione delle soluzioni UTM Firewall ci ha consentito di semplificare la gestione della sicurezza e di adempiere alla nuova normativa GDPR», ha commentato Fabrizio Liberatore, IT Manager di ICO.
Dopo questa prima installazione è prevista la modifica di tutta l’infrastruttura Wireless in fabbrica con apparati Sophos, in modo da far leva sul bilanciamento della potenza di copertura derivantedall’applicazione del protocollo MESH.