Crescono data analytics e cyber security negli investimenti in tecnologia

Una survey di Gartner rivela che i CIO dei governi sono orientati verso le nuove tecnologie di analisi dei dati e cyber security

L’interesse verso le nuove tecnologie di analisi dei dati e di cyber security sta superando quella verso il  cloud computing nell’ambito delle proiezioni di investimenti tecnologici da parte dei CIO dei governi nel 2019, secondo quanto riportato da un sondaggio di Gartner.

Questa maggiore attenzione ai dati riflette il riconoscimento da parte dei CIO che intelligenza artificiale (AI) e analisi dei dati saranno le tecnologie più “rivoluzionarie” per l’ambito governativo nel 2019.I risultati emergono dalla CIO Agenda Survey 2019 realizzata da Gartner intervistando 3.102 CIO in 89 paesi e in tutti i principali settori, inclusi 528 CIO appartenenti al settore statale. Gli intervistati della pubblica amministrazione sono stati suddivisi in diversi segmenti di origine: nazionale o federale; stato o provincia (regionale); locale;  difesa e intelligenza. Questa suddivisione aveva l’obiettivo di identificare le tendenze specifiche per ogni livello.

«L’utilizzo dei dati è al centro del governo digitale: è il punto di forza di tutto ciò che il governo sovrintende e fornisce» ha affermato Rick Howard, VP analyst di Gartner. «La capacità di sfruttare i dati strategicamente in tempo reale migliorerà in modo significativo la capacità del governo di fornire servizi senza problemi, nonostante la crescente pressione sulle risorse limitate».

 

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La maturità digitale sta avanzando

Per quanto riguarda le priorità strategiche del business, il sondaggio ha rilevato che il 18% dei CIO a tutti i livelli di governo ha attribuito priorità alle nuove iniziative digitali nel 2019, considerandole una componente chiave per raggiungere gli obiettivi prefissati, rispetto al 23% di tutte le altre industrie. Le successive priorità aziendali per il governo sono risultate gli obiettivi specifici del settore (13%), l’eccellenza operativa (13%) e l’ottimizzazione / riduzione dei costi (8%).

Dai dati emersi, quindi, risulta che i governi stiano compiendo progressi in direzione della progettazione e fornitura di servizi digitali, raggiungendo nel complesso  una maturità comparabile ad altri settori. Alla domanda relativa a quale fosse lo stadio delle iniziativa digitale, il 29% degli intervistati di governi ha dichiarato che le proprie organizzazioni stanno ridimensionando e perfezionando le iniziative digitali (che indica il trovarsi a un punto di svolta in cui un’iniziativa digitale è considerata matura).

Questo dato è aumentato del 15% nell’indagine del 2018. Tuttavia, il governo è ancora in ritardo rispetto ad altri settori (33% nel complesso) nel ridimensionamento e nel perfezionamento delle iniziative digitali. Il divario è particolarmente marcato in difesa e intelligence, dove solo il 9% percento degli intervistati ha ridimensionato le iniziative digitali.

Nonostante l’attenzione al digitale, infatti, solo il 17% dei CIO governativi prevede di aumentare i propri investimenti in iniziative di business digitale, rispetto al 34% dei CIO in altri settori. Sebbene i CIO dei governi dimostrino di conoscere i potenziali benefici di una trasformazione digitale, il 45% dichiara di non disporre delle risorse IT e di business necessarie per l’esecuzione.

Tra gli intervistati del governo, il 10% ha già implementato una soluzione di AI, il 39% intende farlo nei prossimi 1-2 anni e un ulteriore 36% entro i prossimi 2-3 anni. Mentre la business intelligence (BI) e analisi dei dati (43%), sicurezza informatica / informatica (43%) e servizi/soluzioni cloud (39%) sono le aree più comuni per i maggiori investimenti tecnologici in 2019. Il cloud è passato dal primo posto dello scorso anno ad un secondo posto nel 2019.

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