La mobilità dei carichi di lavoro nel cloud è fondamentale. Va però garantita disponibilità e ripristino dei dati. Veeam Software suggerisce come farlo
Quando si tratta di sviluppare moderne infrastrutture IT, sfruttare il cloud non è più un’opzione, ma una necessità. Per i reparti IT di oggi è sempre più importante, evidenzia uno studio di Veeam, che la portabilità dei carichi di lavoro sia una parte integrante della strategia cloud complessiva. Questo perché man mano che un’azienda evolve, lo fanno anche i requisiti IT.
In pratica, questo corrisponde a dover disporre della flessibilità di trasferire i dati da e verso qualsiasi provider cloud a cui ci si rivolga, attuale o futuro.
Bisogna però dubitare di chi ritiene che la portabilità dei carichi di lavoro nel cloud o tra i cloud sarà un compito facile. Questa convinzione non potrebbe essere più lontana dalla verità, osserva Veeam.
Una piattaforma di gestione dei dati flessibile e affidabile può di certo fornire alle organizzazioni gli strumenti per migliorare la mobilità nel cloud, ma ci sono alcuni provider di backup e gestione dei dati caratterizzati da processi ingombranti, costosi che richiedono componenti aggiuntivi o conversioni manuali per quanto concerne la compatibilità del cloud. In sostanza, meno flessibilità e maggiori costi.
Ma che fare? Date queste potenziali problematiche, osserva Veeam, è necessario cercare la giusta piattaforma di gestione dei dati in cloud, quella che fornisce un modo semplice e naturale per estendere i dati al cloud. È necessaria in sostanza una soluzione che non solo aiuti a trasferire i dati tra tipi di cloud e fornitori, ma garantisca anche la protezione dei dati lungo il percorso intrapreso.
“Quelle che seguono sono le cinque maggiori considerazioni sulla mobilità nel cloud che abbiamo identificato e da tener presenti nel definire una strategia per la protezione e la gestione dei dati, considerazioni sulla base delle quali diventa possibile prendere decisioni informate basate sui benefici derivanti dalla mobilità nel cloud e sui casi d’uso specifici in cui il binomio mobilità-cloud può svolgere un ruolo essenziale nelle attività di modernizzazione dell’IT”, ha evidenziato Albert Zammar, Vice President SEMEA di Veeam Software
Uno: Miglior agilità
Che si tratti di una piccola, media o grande impresa, si è sottoposti a una pressione significativa per aumentare l’agilità, ridurre i costi e accelerare processi aziendali e innovazione. Sfruttando qualsiasi cloud con una portabilità on-demand che risulti semplice diventa possibile semplificare le migrazioni, utilizzare le risorse IT in modo più strategico, rispondere più rapidamente a guasti catastrofici e supportare la migrazione dei dati da macchine fisiche e virtuali.
La soluzione corretta fornisce in sostanza un modo semplice per trasferire rapidamente interi carichi di lavoro nel cloud, sfruttandone l’elasticità quando i picchi di domanda eccedono le risorse on-premise,
con la possibilità di espandere le risorse IT e di ridurle rapidamente quando non vengono utilizzate.
La portabilità del carico di lavoro è poi particolarmente cruciale nel momento in cui la crescita esponenziale dei dati rende complesso ridimensionare, gestire e proteggere i carichi di lavoro e i dati più importanti della propria organizzazione, per cui la scelta della giusta soluzione di mobilità nel cloud diventa fondamentale al fine di mantenere la continuità aziendale ed evitare di dover rimanere legati a un provider di cloud.
Due: Abilitare il ripristino dei dati
Non tutte le organizzazioni hanno bisogno di una struttura hot-site dedicata con un sistema in mirroring per il ripristino dei dati. Questo è particolarmente vero per la maggior parte delle PMI, per le quali i costi legati alla realizzazione di un sito dedicato al ripristino possono essere proibitivi.
Che si tratti di una PMI o una grande impresa, è però possibile trarre beneficio dal ricorso Al cloud come sito di ripristino on-demand. Può essere ad esempio un cloud pubblico come Amazon e Microsoft Azure, un cloud privato come Azure Stack o un cloud in hosting gestito.
Sfruttando una piattaforma di gestione dei dati nel cloud che consente la portabilità del carico di lavoro su qualsiasi cloud, è possibile trasferire i dati residenti on-premise nel cloud o viceversa riportarli on-premise dal cloud.
Ciò garantisce la possibilità di accedere ai dati in caso di disastro, senza necessariamente disporre di una soluzione completa di replica/failover come un hot-site, ma piuttosto di una posizione di standby a basso costo nel cloud.
Attenzione però si impone, osserva Veeam, ed è suggeribile orientarsi verso una piattaforma che sia in grado di soddisfare qualsiasi requisito di ripristino, sia che si tratti di failover completi verso un provider cloud per soddisfare RTO/RPO rigidi, sia di un ripristino nel cloud.
TRE: Test e sviluppo
L’utilizzo del cloud come ambiente di test e sviluppo può diventare uno strumento potente in cui testare immediatamente nuove applicazioni, patch e aggiornamenti. Si deve però riuscire a utilizzare i backup della piattaforma di gestione dei dati per implementare un ambiente di test e sviluppo da una copia dei dati di produzione senza influire sull’ambiente di produzione stesso.
Con la corretta soluzione di mobilità nel cloud, gli sviluppatori possono eseguire immediatamente il provisioning delle copie dei carichi di lavoro di produzione nel cloud per accelerare i cicli di sviluppo e ampliare più facilmente le capacità di test.
Inoltre, l’utilizzo dei backup nel cloud significa che non è necessario acquistare e distribuire nuovo hardware on-premise. E quando l’attività di test è completata, è facile più riportare tutto allo stato quo-ante.
Quattro: La disponibilità
Con la mobilità del carico di lavoro nel cloud, è possibile migliorare in modo significativo la disponibilità senza dover attendere l’acquisto di hardware o software. Inoltre, non è necessario dedicare tempo alla creazione di un sito di ripristino separato o alla modifica, alla manutenzione e all’aggiornamento delle apparecchiature.
Inoltre, con i ripristini nel cloud, è possibile assicurarsi che i dati on-premise siano sempre disponibili, e questo indipendentemente da ciò che potrebbe accadere nell’ambiente on-premise stesso. In sostanza, in qualsiasi momento è possibile fornire l’accesso ai dati a qualsiasi reparto della propria organizzazione, situato in qualsiasi parte del mondo, senza dover fare affidamento sul sistema locale. Tradotto in pratica, si riduce il rischio di interruzioni e perdita di dati garantendo al contempo la continuità aziendale e un ripristino rapido e verificabile.
Cinque: Supportare una strategia multi-cloud
Per la maggior parte delle aziende di oggi, il multi-cloud è ormai una realtà. Secondo il report RightScale State of the Cloud 2019, l’84% delle organizzazioni ha predisposto una strategia multi-cloud, e la maggior parte delle organizzazioni si avvale circa di cinque cloud ciascuna. Il cloud pubblico è la principale priorità per il 31% delle imprese.
La mobilità nel cloud e la portabilità dei carichi di lavoro sono a tutta evidenza essenziali per una strategia multi-cloud.
Ciò, osserva Veeam, è particolarmente vero man mano che le organizzazioni cercano di ottenere un vantaggio aziendale competitivo spostando i dati tra i cloud.
Con la giusta soluzione, diventa possibile abilitare la portabilità tra cloud pubblici e privati e non solo, bensì farlo anche tra piattaforme cloud, come ad esempio da AWS a Microsoft e viceversa. Ovunque si voglia trasferire i propri carichi di lavoro, diventa possibile controllare le iniziative aziendali con la sicurezza di poter mantenere la portabilità in qualsiasi ambiente cloud o on-premise.
Quando si valutano le soluzioni di gestione dei dati in cloud, va tuttavia ricordato che, oltre alla portabilità, è comunque necessario garantire la protezione dei dati: on-premise, nel cloud o tra i fornitori di cloud.
Conclusioni
La mobilità nel cloud è una necessità e non esiste praticamente una organizzazione che possa permettersi di legare dati o carichi di lavoro importanti a un singolo provider cloud, mentre tutte le organizzazioni possono trarre benefizio economico o di mercato dall’utilizzo dei migliori servizi cloud per ciascun carico di lavoro specifico.
Raggiungere la mobilità nel cloud per carichi di lavoro e dati può però essere problematico se non si utilizza la piattaforma giusta per la gestione dei dati nel cloud. È necessario quindi assicurarsi di sfruttare una soluzione che non solo semplifichi la mobilità nel cloud, ma assicuri anche elevati livelli di disponibilità, protezione e ripristino dei dati di classe enterprise.
“Quando si tratta di offrire soluzioni per la mobilità nel cloud e nel multi cloud, sia che si tratti di carichi di lavoro che di dati, Veeam è nella posizione ideale per aiutare una organizzazione nel perseguire i benefici discussi quali agilità, ripristino rapido, dati ottimizzati per test e sviluppo, elevata disponibilità e supporto della strategia multi-cloud”, ha commentato Zammar.