Edge computing: la chiave per soluzioni IoT efficienti

Elaborare i dati in prossimità della fonte riduce la latenza e permette di avere risposte in tempo reale per garantire servizi efficaci e puntuali

Parlare di progetti IoT è un discorso molto ampio dal punto di vista delle tecnologie e delle applicazioni: sotto questo cappello stanno innumerevoli soluzioni con richieste di banda diverse e apparecchiature con una capacità di elaborazione differente. Per l’IoT il cloud non è sempre la soluzione migliore per elaborare i dati raccolti dai dispostivi e dai sensori, perché in alcune applicazioni la latenza tra invio delle informazioni e la loro elaborazione può essere troppo elevata. L’elaborazione locale diventa fondamentale per il successo dell’IoT, basti pensare alle auto di nuova generazione, con sistemi di guida autonoma: tutti i rilevamenti devono essere elaborati in loco per permettere al sistema di funzionare correttamente e in modo sicuro; la parte che viene inviata in tempo reale ai data center delle case automobilistiche non serve per la guida. Secondo una ricerca Gartner nel 2025 circa il 75% dei dati saranno processati fuori dai data center, direttamente alla fonte o nelle immediate vicinanza. In telemedicina un dispositivo per il controllo del cuore e dei parametri vitali deve essere in grado di dare indicazioni in tempo reale sullo stato di salute al personale in loco. I dati acquisiti, però, possono essere usati sia in locale sia da remoto: per esempio una rete semaforica “intelligente” può rilevare le condizioni di traffico e modificare la durata del verde di conseguenza, con la possibilità di sovrascrivere questa modalità da remoto se fosse necessario creare un’onda verde d’emergenza. La chiave per l’automatizzazione di molti servizi è, quindi, l’utilizzo di machine learning e intelligenza artificiale unite a soluzioni di Internet of Things ed edge computing. La realizzazione di reti ibride, pubbliche/private, basate sulla tecnologia 5G, consentirà di realizzare “mini” data center locali, impegnati a gestire flussi di dati da elaborare in loco, anche con modalità di pay per use, sbloccando capacità di calcolo e applicativi solo all’occorrenza. Tutto questo avrà ripercussioni su diversi settori, tra cui quello della manutenzione predittiva o l’ottimizzazione dei processi di produzione. Il mercato delle soluzioni di Internet of Things è dunque in costante crescita, con prospettive ancora più interessanti nel momento in cui l’interoperabilità tra le reti e i sistemi, e la sicurezza diventeranno elementi fondanti della loro progettazione.

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