Studio Ghibli, AI e privacy: quando l’arte digitale incontra il rischio dati

Norton avverte dei rischi per la privacy derivanti dalle nuove tendenze nell'uso dell'AI, come la creazione di immagini in stile Ghibli, che possono esporre informazioni personali involontariamente.

L’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui interagiamo con i contenuti digitali. Strumenti sempre più accessibili permettono di generare immagini sorprendenti, capaci di imitare con precisione stili artistici complessi. Tra questi, i ritratti ispirati allo stile di Studio Ghibli hanno conquistato l’immaginario di milioni di utenti. Tuttavia, dietro l’aspetto creativo si nasconde una questione più profonda e ancora poco discussa: la gestione delle informazioni personali nei processi di generazione automatica. Un ambito che chiama in causa non solo la sicurezza dei dati, ma anche la consapevolezza degli strumenti che usiamo ogni giorno.

Gli esperti di Norton avvertono che, sebbene questi strumenti offrano un alto livello di personalizzazione e divertimento, possono anche mettere a rischio la privacy degli utenti, rivelando dettagli personali in modo involontario.

Preoccupazione per la privacy nelle immagini generate dall’AI 

Iskander Sanchez-Rola, direttore dell’AI e dell’Innovazione di Norton, evidenzia una preoccupazione critica riguardo le ultime tendenze nelle immagini generate dall’ AI: “Un punto importante da considerare è come il testo all’interno delle immagini generate dall’AI sia migliorato notevolmente. Se prima eri prudente nel postare determinate foto per motivi di privacy, ora dovresti fare ancora più attenzione. Per esempio, un’immagine in stile Ghibli di tuo figlio davanti a una scuola potrebbe essere molto carina, ma potrebbe anche rivelare il nome della scuola di tuo figlio, un’informazione che potrebbe ora essere visibile a molti su Internet”.

I modelli di AI precedenti avevano difficoltà a elaborare il testo nelle immagini, spesso distorcendo o sfocando il contenuto scritto. Tuttavia, i recenti progressi nell’AI hanno permesso a questi sistemi di riprodurre accuratamente il testo, rendendo dettagli come i nomi delle scuole, loghi, nomi delle strade o altre informazioni molto più visibili. “Se il nome della scuola o un logo appare sullo sfondo o su un uniforme, ora sarà leggibile –  aggiunge Iskander -. Gli utenti hanno due opzioni: evitare di includere loghi o testo visibile nelle immagini, oppure dire al modello di rimuoverli dall’immagine generata. Mentre l’intrattenimento offerto dalle immagini generate dall’ AI è indiscutibile, gli utenti devono comprendere i potenziali rischi di condividere involontariamente informazioni sensibili con questi strumenti. Man mano che le tecnologie AI avanzano e si integrano sempre di più nella creazione di contenuti, è cruciale che i consumatori siano consapevoli di come le loro informazioni personali possano essere utilizzate o esposte.

L’importanza di comprendere i rischi per la privacy nell’AI

Anche se alcuni dei più utilizzati strumenti di AI oggi offrono molte misure di sicurezza integrate, tra cui audit di sicurezza annuali, crittografia e rigorosi controlli di accesso, è fondamentale che gli utenti rimangano vigili. I rischi come le violazioni dei dati, il phishing e lo sviluppo di malware rimangono pericoli significativi.

Inoltre, è importante essere consapevoli di come alcuni strumenti di AI popolari raccolgano e utilizzino i nostri dati. Ecco le aree principali da considerare:

  • Elaborazione del linguaggio naturale migliorata: Se non disattivi l’opzione della cronologia delle chat, le tue interazioni con il modello AI verranno salvate automaticamente e utilizzate per migliorare il sistema, e potrebbero essere conservate per molti anni o indefinitamente.
  • Condivisione con terze parti: Alcune piattaforme condividono informazioni con un “gruppo selezionato di fornitori di servizi affidabili”, anche se non vendono i dati degli utenti. Ciò significa che c’è ancora il potenziale che i tuoi dati vengano trasferiti a aziende di cui non sei a conoscenza.
  • Archiviazione e conservazione dei dati: D’altro canto, i dati sono “de-identificati” per anonimizzare le informazioni e vengono archiviati in modo sicuro, rispettando le normative locali sulla protezione dei dati in ogni paese.

Inoltre, i rischi associati all’uso degli strumenti di AI continuano a evolversi. I criminali informaticipossono sfruttare queste tecnologie per esporre dati personali, aumentando il rischio di furto di identità.Possono anche usare l’AI per creare attacchi di phishing altamente realistici, rendendoli difficili da rilevare. La creazione di malware tramite AI è diventata più sofisticata, rappresentando una minaccia significativa per la sicurezza, mentre la generazione di contenuti falsi da parte di questi strumenti può diffondere disinformazione.

Best Practice per restare al sicuro quando si utilizzano strumenti di AI

Iskander Sanchez-Rola consiglia di essere sempre vigili quando si utilizzano strumenti di AI e condivide i seguenti consigli per rimanere al sicuro durante l’interazione con queste tecnologie:

  • Evitare di condividere informazioni sensibili: Non condividere dettagli privati o confidenziali quando si interagisce con gli strumenti di AI.
  • Rivedere le politiche sulla privacy: Controllare sempre come vengono trattate e archiviate le proprie informazioni sulle piattaforme di AI.
  • Usare password robuste: Assicurarsi che i propri account siano protetti con password forti e uniche.
  • Rimanere informato: Tenere il passo con le ultime tendenze dell’AI e della sicurezza informatica per evitare truffe o minacce.
  • Usare software di sicurezza: Una buona soluzione di sicurezza informatica, come Norton 360 Deluxe, può aiutare a proteggere il proprio dispositivo dalle minacce di malware.

Mentre gli strumenti di AI hanno il potenziale di trasformare il panorama digitale, è importante che gli utenti li usino con cautela. È fondamentale proteggere la propria privacy quando si utilizzano questi strumenti o si seguono le ultime tendenze.

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