Un progetto per lo sviluppo d’impresa nelle aree interne

In Italia esistono circa 4.000 centri abitati considerati aree interne, dove vivono oltre 13 milioni di persone, ma che spesso sono privi di servizi basilari come istruzione, sanità, trasporti e perfino una connessione internet stabile. I giovani talenti e i professionisti di queste zone, per trovare un lavoro qualificato o fare impresa, sono costretti a emigrare a Milano, Roma, Torino oppure ad andare all’estero.

A invertire la tendenza ci prova SEI Ventures portando l’infrastruttura e il know-how necessari dove nascono le idee.

“La nostra strategia prevede prima di tutto l’apertura di un hub territoriale in un’area interna – spiega Vincenzo Vitale, CEO e co-fondatore di SEI Ventures – grazie al coinvolgimento di aziende, professionisti e investitori del territorio, generando un primo flusso economico e occupazionale.

Il passo successivo è un piano di formazione e workshop dedicato alle giovani startup e incentrato sui temi caldi dell’innovazione. Infine, aiuti concreti agli imprenditori di startup e PMI, per consentire loro di creare nuovi modelli di business e mettere in campo progetti di Open Innovation.

crowfunding, Un progetto per lo sviluppo d’impresa nelle aree interne
Vincenzo Vitale, CEO e co-fondatore di SEI Ventures

Siamo partiti da Avellino, casa nostra, ma ora vogliamo espanderci su tutto il territorio nazionale ed è per questo che abbiamo avviato questa prima campagna di equity crowdfunding su WeAreStarting che in pochissimi giorni ha già raccolto oltre 40mila euro”.

Un’opportunità per tutto il Paese

I dati della relazione annuale redatta dal Ministero per lo sviluppo economico evidenziano che nel 2021 ci sono state 14.000 startup innovative e 2.066 PMI innovative. L’Italia è quindi matura per l’apertura di una serie di incubatori dislocati laddove c’è richiesta e fermento di idee.

La mission di SEI Ventures si sposa, dunque, con l’attuale strategia definita dal governo per queste aree, volta a promuovere sia lo sviluppo intensivo sia quello estensivo, con l’obiettivo di adeguare la qualità e la quantità dei servizi essenziali, aumentare la domanda locale di lavoro e l’occupazione, rafforzare i fattori di sviluppo territoriali.

Il modello è l’incubatore SEI di Avellino

L’obiettivo principale del nostro incubatore, e quindi degli Hub che andremo a creare nei diversi territori lontani dalle grandi città e dai maggiori poli industriali, è quello di supportare e coadiuvare la crescita imprenditoriale di nuove realtà lì dove nascono le idee e dove vivono le persone che le hanno avute – sottolinea Vitale. –  In soli di due anni di attività l’Incubatore SEI aperto ad Avellino, sul quale si basa il modello che verrà poi gestito per tutte le aperture future, è cresciuto notevolmente. Abbiamo accompagnato 28 startup nelle loro prime fasi di crescita, attirato l’interesse di 32 soggetti che hanno scelto di diventare nostri partner e investito direttamente in 3 startup”.

Inoltre, l’Incubatore SEI di Avellino ha lanciato Demetra, la sua prima call for idea e avviato un progetto di Open Innovation con una PMI dell’Irpinia.

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