Convergenza tra IT e OT nel futuro di IFM automatizzato e connesso

Dati, automazione e cybersecurity sono alcune delle principali sfide della convergenza tra IT e OT, raccontate dall'amministratore delegato di IFM Electronic, Stefano Spreafico

IFM Electronic è un’azienda leader nel campo dell’automazione industriale, specializzata nella produzione di sensori, sistemi di controllo e piattaforme software per la gestione dei dati. Fondata con l’obiettivo di migliorare i processi produttivi attraverso soluzioni innovative, IFM ha ampliato il proprio campo d’azione abbracciando la convergenza tra IT e OT, e sviluppando strumenti come Moneo, che consentono di ottimizzare l’efficienza e garantire la sicurezza operativa delle aziende.

Stefano Spreafico , Amministratore Delegato di IFM Electronic, ci spiega come queste soluzioni innovative stiano trasformando il panorama industriale e quali sfide e opportunità emergano dalla convergenza tra IT e OT.

Come vede IFM la convergenza tra IT e OT nel mondo industriale?

È difficile, ma è una strada necessaria e vantaggiosa. Negli ultimi anni, IFM ha dimostrato di avere una chiara visione strategica, adattandosi costantemente al mercato dell’automazione in continua evoluzione. Si è trattato di un percorso impegnativo, ma i nostri clienti industriali hanno sempre più bisogno di soluzioni che uniscano queste due aree: OT e IT.

Cosa rappresenta la piattaforma Moneo per IFM e quali sono i suoi benefici?

IFM, partendo dalla sua esperienza decennale nei sensori industriali, ha ampliato il suo raggio d’azione acquisendo società di software e data science, così da poter fornire strumenti completi ai suoi clienti. La piattaforma Moneo rappresenta la sintesi di questa visione. Partiamo dal sensore, raccogliendo i dati dalla macchina tramite IO-Link. Questi dati confluiscono poi nei sistemi ERP per essere analizzati, integrati con altre fonti e trasformati in informazioni utili al business, migliorando così la capacità decisionale e ottimizzando l’efficienza operativa.

Come è cambiato il modo in cui i dati vengono gestiti?

Prima i dati restavano confinati nei sistemi locali. Oggi, invece, anche funzioni come il marketing hanno accesso a queste informazioni per ottimizzare l’efficienza dell’azienda e migliorare la percezione del brand. Dieci anni fa, avevamo coniato lo slogan ‘dal sensore al cloud’. All’epoca ci sembrava un sogno, quasi come voler andare su Marte, ma oggi è diventato realtà.

Quali sono i principali benefici che i clienti ottengono utilizzando queste tecnologie?

I clienti vogliono tenere monitorati i loro parametri critici per ridurre i fermi macchina e ottimizzare la produzione. Sistemi come Moneo permettono di tracciare la produzione dall’inizio alla fine, garantendo il rispetto dei criteri di qualità e sicurezza richiesti.

Quanto è importante l’aspetto dell’integrazione e della facilità d’uso?

L’adozione di queste tecnologie plug and play, che richiedono investimenti minimi in formazione e che sono progettate per essere intuitive, è una delle chiavi del successo delle soluzioni IFM. Il valore aggiunto è che le nostre tecnologie si possono integrare su macchinari già esistenti, senza necessità di apportare alcuna modifica agli impianti elettrici o ai sistemi informatici.

Quanto è importante la sicurezza per IFM e come si inserisce l’intelligenza artificiale?

La sicurezza è fondamentale. Con la crescente diffusione della connettività, i protocolli di comunicazione stanno diventando sempre più specifici per garantire una protezione robusta. Ogni nuova tecnologia deve concentrarsi sulla cybersecurity per evitare vulnerabilità. IFM affronta questa questione sviluppando soluzioni avanzate che includono protocolli di comunicazione sicuri e piattaforme progettate per garantire la massima sicurezza dei dati raccolti. L’AI sta già contribuendo in maniera significativa al miglioramento dell’efficienza degli impianti attraverso l’utilizzo di algoritmi predittivi. Per esempio, nel caso di una piccola perdita d’aria in un compressore, l’AI può quantificare l’energia dispersa e suggerire, nel contempo, le azioni correttive più efficaci.

Quali sono le principali sfide culturali nella convergenza tra IT e OT?

Siamo solo agli inizi. L’inerzia è forte, specialmente in un tessuto industriale come quello italiano, composto principalmente da piccole e medie imprese. Tuttavia, la chiave del successo è dimostrare sul campo i vantaggi di questa convergenza. Una volta che i clienti vedono risultati tangibili, diventano più aperti all’innovazione.

Quali sono le prospettive future per IFM?

Per il futuro, puntiamo a soluzioni sempre più modulari e scalabili, in grado di rispondere alle esigenze specifiche di ciascun cliente. Il nostro obiettivo è fornire soluzioni aperte e facilmente utilizzabili, anche da personale non tecnico. Vogliamo offrire un’esperienza ‘smart’, che possa essere apprezzata da tutti gli utenti, dall’operatore della macchina al responsabile IT. Continueremo a perseguire questa strada, perché crediamo fermamente che l’integrazione tra IT e OT sia la chiave per migliorare la qualità e l’efficienza delle aziende. La nostra missione è aiutare i nostri clienti a innovare, raggiungendo risultati migliori e riducendo i costi.

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