Le funzionalità del nuovo centralino Wildix supporteranno il crescente flusso di telefonate che il museo riceve da tutto il mondo per la mostra dedicata a Ötzi
La mostra permanente dedicata a un reperto di fama mondiale come Ötzi, una mummia dell’Età del Rame conosciuta come l’Uomo venuto dal Ghiaccio continua a sollevare un crescente interesse in Italia e nel mondo. Il rovescio della medaglia è che l’ente curatore dell’esposizione viene subissato di telefonate di multipla provenienza e si è trovato nella necessità di mettersi al passo con più moderne tecnologie per soddisfare le numerose richeiste.
Lo scorso anno il risponditore automatico del museo, configurato in varie lingue e collegato a un software non più manutenuto, ha mostrato tutti i suoi limiti funzionali e ha imposto delle scelte a
Andrea Battagin, Responsabile IT del Museo Archeologico dell’Alto Adige e Responsabile RSPP dell’Ente Musei Provinciali, che nel corso dell’estate si è rivolto a diverse aziende per la sostituzione del posto operatore automatico esistente e il collegamento con il centralino del Museo.
“Ho assistito a una demo di Wildix presso Brennercom – provider ICT e TLC – e mi sono confrontato con altre realtà dell’area provinciale in cui sapevo venivano già utilizzate soluzioni di Wildix” – ha evidenziato Battagin – “Ho poi chiesto delle referenze a colleghi e sono stato rassicurato sulla bontà della soluzione. Dopo le dovute considerazioni, il motivo per cui ho scelto Wildix è stato una combinazione di risultati della demo, referenze e buon rapporto prezzo/prestazioni”.
Brennercom ha configurato un risponditore Wildix con il centralino esistente – un modello Siemens Gigaset – collegandolo agli interni analogici. A quel punto però si è presentata l’opportunità di estendere l’intervento di modernizzazione all’intero sistema di telecomunicazioni della struttura: il centralino installato infatti risaliva al 1998, anno di apertura del Museo. Nel caso di un eventuale guasto, soprattutto se grave, sarebbe stato molto complicato apportare interventi correttivi.
“All’inizio abbiamo scelto la soluzione Wildix solo con la funzionalità di risponditore automatico, per sostituire il risponditore esistente del Museo che era antiquato e presentava parecchie limitazioni. Poi si è presentata l’opportunità di estendere l’intervento di modernizzazione all’intero sistema di telecomunicazioni della struttura. – ha spiegato Battagin – Avendo già in casa Wildix è stato naturale abilitarlo a fare anche da centralino. A quel punto abbiamo potuto accedere a funzionalità avanzate che ci piacciono moltissimo come la possibilità di lanciare le telefonate da Outlook, di configurare Outlook con la presence o il collegamento tra telefono e videocitofono per l’accesso ad aree specifiche del Museo“.
Ad oggi, e conseguenza del secondo intervento di Brennercom, alla data il Museo dispone di un centralino Wildix equipaggiato con 30 telefoni, 3 videocitofoni, e un telefono cordless per la cassa.