Al 17° IT Forum di Grandangolo i manager di otto aziende si sono confrontati su trend e nuove sfide ICT sul mercato, evidenziando soluzioni e punti di forza a supporto delle esigenze dei clienti
SI è svolta a Milano la diciassettesima edizione dell’IT Forum organizzato da Grandangolo Communications. L’incontro annuale tra stampa e aziende ha analizzato tendenze in atto e prospettive del settore ICT.
Il tema dominante su cui si sono sviluppati i confronti è stata la “Digital Transformation”, elemento che sempre più sta spingendo le organizzazioni a sfruttare al meglio le tecnologie e gli strumenti avanzati per abilitare i processi interni, l’implementazione di nuove applicazioni in azienda e l’evoluzione delle architetture verso modelli agili ed innovativi.
Il punto saliente di questo processo è che la trasformazione digitale, il cui obiettivo è di generare nuovo valore, vede l’integrazione delle tecnologie in tutti gli aspetti del business, un processo che comporta cambiamenti sostanziali a livello informatico ma anche culturale.
Per massimizzare l’utilizzo delle tecnologie emergenti e la loro rapida implementazione nella gestione quotidiana, l’azienda deve però sapersi reinventare, trasformando radicalmente tutti i modelli e spostando l’attenzione verso l’edge, e cioè spostando l’elaborazione più vicino al fruitore di dati e applicazioni, e data center più agili che la supportano.
La situazione in Italia
Ma qual è la situazione per le imprese italiane? Nel corso dei lavori è emerso un quadro esaustivo grazie alle aziende intervenute all’evento, quali: A10 Networks, vendor specializzato in Application Visibility Performance and Security; Arcserve, fornitore di soluzioni di protezione & recovery dati; Arrow ECS, fornitore globale di prodotti, servizi e soluzioni di enterprise computing; Centro Computer, società di consulenza nei progetti ICT; Qualys, pionere e fornitore leader di soluzioni di sicurezza e conformità basate sul cloud; SonicWall, azienda che combatte il crimine informatico per aziende di ogni dimensione; Talentia Software, fornitore di soluzioni per la gestione delle performance HR ed economico-finanziarie; Vertiv, azienda che fornisce prodotti e servizi per assicurare continuità operativa e performance ottimali ai data center.
Il punto sulla situazione italiana nella trasformazione digitale e dei relativi progetti in itinere è stato fatto all’apertura dei lavori da Andrea Farinet, Presidente del Socialing Institute e Docente all’Università Cattaneo.
“Tutti oggi parlano di trasformazione digitale, ma solo il 7% delle aziende la sta realizzando concretamente – ha evidenziato Farinet – perché la parola chiave è transformation, ossia avere un cambio globale di visione e di modelli”.
Secondo Farinet, occorre plasmare la propria struttura interna sul digitale, definendo sin dal principio strumenti da utilizzare e destinazione da raggiungere.
“Oggi – ha osservato Farinet – nel 47% delle aziende non ci sono esperti nativi digitali, cioè persone cresciute utilizzando le attuali tecnologie, il passaggio risulta quindi maggiormente critico perché si devono confrontare anche con un cambio radicale di velocità del mercato reale.”
Il punto di vista delle aziende e il ruolo centrale del Cloud
Ma quale è la posizione e il contributo che possono dare per accelerare il processo di digital trasformation le aziende del settore?
A10 Networks, ha sottolineato come con le proprie soluzioni sia possibile semplificare ed automatizzare il servizio di consegna delle applicazioni multicloud per imprese e service provider. La società ha evidenziato i benefici che possono derivare alla trasformazione digitale a seguito dei potenziamenti apportati ai propri Thunder Application Delivery Controller (ADC), in particolare grazie al supporto di Harmony Controller per la gestione centralizzata e multicloud, l’analisi approfondita per applicazioni e l’integrazione degli strumenti DevOps.
“Gli ADC di prima generazione mancavano di visibilità e supporto per la gestione centralizzata che collegava infrastrutture on-premise e cloud con le diverse API e i relativi toolset. I processi attuali sono manuali, inefficienti, facilmente soggetti a errori e comportano l’impossibilità di modificare in modo proattivo e automatico l’infrastruttura in base a profili di traffico dinamici. A10 sta affrontando queste sfide per migliorare l’agilità delle aziende.”, ha evidenziato Gunter Reiss, VP Worldwide Marketing and Business Development di A10 Networks.
Arcserve ha sottolineato come con le proprie soluzioni di Business Continuity Cloud si sia posta l’obiettivo di salvaguardare le infrastrutture IT complesse, per prevenire gli impatti dei tempi di inattività non previsti, e ripristinare immediatamente l’accesso a dati, sistemi e applicazioni attraverso infrastrutture IT multi-generazionali.
“Grazie alla nostra soluzione, eliminiamo la necessità di ricorrere a molteplici strumenti di protezione dati facendo confluire il tutto in un’unica soluzione integrata e progettata specificatamente per il cloud backup, il disaster recovery, l’accessibilità e l’archiviazione della posta elettronica. E’ l’unica soluzione sul mercato in grado di affrontare queste sfide, soprattutto nell’era della trasformazione digitale dove la protezione dei dati assume un’importanza fondamentale. Business Continuity Cloud raggruppa tutti i processi di protezione in un’unica console di gestione, e per questo si distingue dalle altre soluzioni per completezza ed intuitività.”, ha affermato Fulvio Generoso, Business Development Manager Italia di Arcserve.
Il ruolo centrale della sicurezza e del Cloud è stato evidenziato anche da Arrow ECS, che ha rimarcato come partner e rivenditori clienti oggi possano vincere le proprie sfide di mercato nella Digital Transformation grazie ai prodotti e servizi erogati attraverso le proprie divisioni Network & Infrastructure e Security & Cloud.
La visione strategica di Arrow “Five Years Out” riassume peraltro la sua consolidata competenza quale catalizzatore nell’alimentare l’innovazione, e nel fornire ai propri partner una visione ampia ed esaustiva delle nuove tecnologie.
“L’offerta nel comparto del networking continua a crescere e possiamo garantire il massimo impegno anche sul cloud, arricchendo il nostro marketplace”, ha evidenziato Roberto Branz, Direttore Divisione Security & Cloud di ECS Italia.
“Tutti i vendor da noi distribuiti assicurano soluzioni innovative tecnologicamente avanzate, volte a migliorare l’efficienza e la qualità del lavoro delle aziende. Un reseller o un system integrator che vuole restare competitivo sul mercato ICT, non può prescindere dal siglare una partnership con Arrow ECS”, ha invece osservato Stefano Rossini, Direttore Divisione Network & Infrastructure di Arrow ECS Italia.
Il Cloud non è però solo questione di come collegare uffici e applicazioni, è molto di più. Centro Computer ha rimarcato l’importanza dei modelli di collaborazione aziendale in cloud, che consentono il controllo del TCO aziendale attraverso un sistema di pagamento basato su canoni mensili o annuali.
“I risultati ottenuti nel 2018 confermano il nostro impegno costante e la professionalità con cui da 35 anni supportiamo e implementiamo con successo i progetti dei nostri clienti. Continueremo ad investire per ottenere risultati ancora più soddisfacenti, sia in termini di ampliamento dell’offerta sia in termini di fatturato, arricchendo anche le nostre competenze nelle aree di business legate al mondo IoT e AI. Infine, proprio per essere i primi a cogliere i vantaggi offerti dalla trasformazione digitale, abbiamo di recente aggiornato il nostro payoff che è diventato “abilitiamo persone e imprese affinché possano sfruttare al massimo tutte le opportunità del mondo digitale”, ha sottolineato Roberto Vicenzi Vicepresidente di Centro Computer.
Qualys ha invece affrontato il tema dei benefici della Cloud Platform per prevenire i virus collegati agli endpoint, un punto critico soprattutto nl caso di quelli privilegiati.
“I passaggi importanti per evitare minacce agli endpoint in azienda sono molteplici. Occorre partire dall’elenco accurato di ciò che esiste internamente: dai PC alle stampanti, fino ai sensori IoT, abbinando poi ogni soluzione tecnologica adottata ad una formazione interna, che informi con puntualità i collaboratori sulle tecniche usate dagli hacker e sui comportamenti utili a rispondere agli attacchi.”, ha evidenziato Emilio Turani, Managing Director per Italia, Spagna, Portogallo e Central Eastern Europe di Qualys.
“L’altra sfida rilevata, – ha aggiunto Marco Rottigni, CTSO EMEA di Qualys – è legata al fatto che i responsabili IT devono conoscere le vulnerabilità degli ambienti cloud utilizzati e dare priorità alle minacce in base a indicatori di criticità. E’ indispensabile monitorare le norme e le policy interne previste per assicurarsi che la propria organizzazione sia conforme, non mancando di stabilire procedure di ripristino e risoluzione per affrontare l’elasticità degli ambienti cloud.”
Se il cloud è uno dei paradigmi principali della digital transformation, non da meno lo è la security. SonicWall ha evidenziato come la difesa perimetrale tradizionale oggi non sia più adeguata alle attuali infrastrutture IT. E’ richiesta una combinazione di tecnologie multiple per rispondere anche all’allarme sulle minacce crittografate.
“Gli attacchi crittografati sono oggi una grande sfida” – ha sottolineato Fabrizio Cirillo, Senior Channel Sales Manager di SonicWall Italia. – “Ancora troppo poche sono le imprese consapevoli del fatto che i cybercriminali utilizzano la crittografia per aggirare i tradizionali controlli di sicurezza di rete, mentre altre non attivano le tecniche di mitigazione del rischio come l’ispezione Deep Packet del traffico SSL e TLS (DPI-SSL). Secondo le nostre stime, gli attacchi crittografati aumenteranno fino a diventare il metodo standard per la distribuzione del malware. Questo avverrà in tempi rapidi, anche grazie alle accelerazioni previste dalla trasformazione digitale.”
Talentia Software ha invece posto l’accento su un altro punto chiave , e cioè l’importanza per le aziende di rinnovare i modelli organizzativi interni, suggerendo il coinvolgimento di ogni singola persona, non solo nella condivisione della vision dell’azienda, ma anche per il senso di responsabilità sui processi.
In particolare, la soluzione Talentia HCM (Human Capital Management), a servizio delle imprese nella gestione dei processi HR, è scalabile e modulabile. Continuous Feedback è, invece, un modulo che consente ai dipendenti di collaborare in modo proattivo attraverso valutazioni reciproche, all’interno di team o in tutta l’azienda.
“Per la gestione dei dati economici e finanziari, Talentia FP (Financial Performance) è il nostro software che dispone di tutte le funzionalità analitiche e di pianificazione utili ad una visione completa e proattiva – ha spiegato Marco Bossi, Managing Director di Talentia Software – Parte integrante di questa soluzione è il Budget HR, uno strumento dedicato ai responsabili HR che consente di pianificare il costo del personale, simulando scenari e ipotesi multiple di cambiamenti retributivi, ma elemento di comune interesse e di collaborazione con i CFO.”
Vertiv, infine, ha illustrato i suoi nuovi prodotti VR Rack e Geist rPDU, che permettono, ha evidenziato, di rispondere alle sfide poste dalla rete edge, tra cui il monitoraggio e la gestione da remoto ed il servizio end-to-end.
Avere un partner unico come Vertiv, che fornisce soluzioni e supporto per infrastruttura end-to-end, ha osservato l’azienda, rappresenta un gran valore per le società che hanno bisogno di implementare applicazioni e dispositivi edge ma che non dispongono delle risorse o dell’esperienza necessarie per sostenere questo modello di business.
“Stiamo assistendo all’evoluzione e allo sviluppo progressivo dell’edge secondo quattro archetipi principali, ognuno dei quali prevede requisiti tecnologici diversi”, ha affermato Stefano Mozzato, country manager italia di Vertiv. “Il nuovo portfolio edge offre a partner di canale e clienti un’ampia scelta di soluzioni per l’implementazione flessibile e veloce di applicazioni edge, che soddisfano ogni esigenza specifica”.