Raisecom ha annunciato un dispositivo pluggable GPON per reti ottiche che permette di modernizzare e rendere flessibili reti ottiche ed erogare multiservizi
L’esigenza di diffondere servizi ad alta velocità sta portando anche i fornitori di connettività e di trasporto a riconsiderare la loro strategia per quanto concerne l’erogazione finale e la modalità di connessione dell’utente.
Servizi che richiedono alta capacità di banda come la videocomunicazione ad alta qualità o applicazioni di backup di consistenti volumi di dati accompagnate da tempi di recovery che devono essere brevi e congrui con le applicazioni business (ma non solo) necessitano di canali ad alta velocità e del tutto immuni da disturbi, oltre che a caratterizzarsi con tempi di risposta rapidi.
Se a questo si abbina la crescente adozione del Cloud e di cosa implichi, quello a cui si assiste è come conseguenza una crescente adozione e interesse per la fibra ottica, vista come mezzo immediato per superare i limiti del comune doppino in rame, sia in termini di capacità trasmissiva che di distanze copribili e, non ultimo, anche di sicurezza.
La fibra però richiede a sua volta nel contesto attuale e per quanto riguarda i servizi e i costi di loro erogazione, una nuova generazione di dispositivo passivi, tipicamente in grado di supportare applicazioni Gigabit Ethernet in chiave multiservizio in modo da abilitare un congruo downsizing dei costi del servizio erogato.
La risposta dei produttori
I produttori si sono fatti carico di queste esigenze dei service provider, che sono sempre più interessati nel far evolvere le loro infrastrutture di connettività OTN (Optical Transport Network) in ambienti quali quelli urbani, data center o reti mobili.
Un esempio di come i produttori si stanno muovendo è rappresentato da Raisecom, società rappresentata in Italia da CIE Telematica e che negli ultimi mesi ha rilasciato tutta una serie di prodotti atti a rinnovare le reti esistenti tramite l’evoluzione verso infrastrutture ottiche. Dopo altri recenti annunci di nuovi multiplexer ottici, ultimo nato in casa Raisecom è il suo nuovo GPON ONU (Gigabit Passive Optical Network – Optical Network Unit).
Il nuovo dispositivo per reti ottiche si presenta con un fattore di forma ridotto (SFP) di tipo pluggable ultracompatto che è compatibile, ha spiegato l’azienda, con qualsiasi suo altro dispositivo o di altri produttori di dispositivi di terminazione di rete ottica (OLT: Optical Line Termination).
Il dispositivo è molto flessibile e può essere inserito in switch di livello L2 e L3, in dispositivi Ethernet di demarcazione (Ethernet Demarcation Decvice : EDD) o PTN, in rack di tipo industriale o direttamente in small cell.
Questo permette ai service provider, ha osservato Raisecom, di estendere facilmente e con costi contenuti i benefici derivanti da un trasporto dei dati su infrastruttura di rete ottica passiva in diversi scenari applicativi perché lo small form factor del dispositivo permette sia di risparmiare spazio che contenere i consumi energetici.
In pratica, ha osservato Luigi Meregalli, general manager di CIE Telematica, con questo nuovo dispositivo GPON SFP diventa possibile ad un provider migliorare l’utilizzo di una infrastruttura di rete GPON con impatto minimo nei confronti dei servizi esistenti e inoltre di beneficiare della semplicità della connettività dati resa possibile da una rete GPON.