Le soluzioni di Software Asset Management e le partnership di Netcom con Snow e Microsoft semplificano la gestione degli asset e permettono di esternalizzarne la complessità tramite servizi gestiti
La proiezione delle aziende e degli ambienti di produzione verso l’esterno, la mobility, la dispersione delle applicazioni in ambienti ibridi e multi cloud, sono di certo tutti fattori che pongono le basi per una crescita aziendale, ma se questo si accompagna ad un proliferare delle applicazioni senza che se ne mantenga una adeguata visibilità ed un controllo, può diventare quasi impossibile da gestire e causare concreti danni economici, oltre al non raggiungimento degli obiettivi prefissatisi,
La realtà aziendale, già di per sé complessa in termini di componenti software esistenti , non escluso quello che va sotto il pericoloso nome di shadow IT , lo è ancor più con il procedere della virtualizzazione e della sempre più netta separazione tra componete hardware e software.
Il quadro, alla luce dei numerosi nuovi paradigmi citati, potrebbe apparire se non disperato, perlomeno complesso da gestire, ed è questa complessità che ha fatto emergere sempre più l’esigenza di soluzioni di gestione degli asset software che permettano di mantenere una profonda visibilità di quanto esistente in azienda.
Il punto sulla situazione
Il punto sulla situazione innanzi a un nutrito e qualificato pubblico di manager aziendali di medie e grandi aziende lo ha fatto Netcom, società veneta specializzata in soluzioni di IT Life Cycle Management e che ha sviluppato un portfolio di soluzioni per la gestione degli asset, in un evento dal titolo autoesplicativo “Software asset management for enterprise” svoltosi di recente al Kilometro Rosso a Bergamo e realizzato in collaborazione con Snow Software di cui è un partner consolidato.
“Ci rivolgiamo alle Organizzazioni che vogliono migliorare l’efficienza dei sistemi IT attraverso una corretta gestione dei software e dell’IT Governance, riduzione dei costi, ottimizzazione e semplificazione nella gestione. Le soluzioni di asset management forniscono una copertura globale della tecnologia dal desktop al datacenter al cloud, permettono di ridurre al minimo l’impegno legato al corretto rilevamento del software e costituiscono una soluzione «ready to use», anche attraverso il riuso dei sistemi presenti in azienda”, ha evidenziato Flavio Radice, marketing manager di Netcom.
Il paradigma SAM
La considerazione generale da fare è che le aziende utilizzano del software per il proprio business ma quel software non è loro, è di proprietà di qualcun altro, il Vendor. E quest’ultimo non vende software ma diritti d’uso e comprensibilmente cerca di strutturare la propria offerta in modo da massimizzare vendite e profitti.
Il contrasto è evidente, da una parte l’obiettivo è vendere più licenze possibili, dall’altra acquistare solo quelle strettamente necessarie per ottimizzare Capex e Opex. Alla fine le due diverse volontà sono formalizzate in un contratto che stabilisce il modus operandi e che entrambe le parti ritengono (o dovrebbero ritenere per un corretto rapporto commerciale) vantaggioso.
E’ a questo punto che si inserisce il paradigma SAM, acronimo di Software Asset Management, che si riferisce a applicazioni e procedure che permettono di controllare la corrispondenza quanto più esatta possibile del software aziendale con le effettive esigenze.
La crescente importanza del SAM ha poi portato anche allo sviluppo di apposite metodologie (e a norme ISO).
Oramai, ha osservato Jary Busato, Head of SAM Dept di Netcom, il tema della gestione dei software è sempre più parte di tutte le aziende che attivano tali programmi per i motivi più disparati ma comunque sempre riconducibili a tre necessità di base:
- ridurre i costi.
- contenere e ridurre i rischi.
- aumentare il controllo globale.
Fondamentale è però l’ultimo punto: il controllo. Purtroppo, osserva il manager, è proprio quello che normalmente manca, a partire da una esatta comprensione delle condizioni contrattuali sottoscritte per il software che si utilizza.
Il motivo è semplice: leggere, comprendere e capire contratti su pagine e pagine in caratteri con corpo che richiede un microscopio per essere letti richiede tempo. E farlo costantemente recependo aggiornamenti ai contratti unilaterali o analizzando i casi giudiziari richiede una conosce specifica e una vera e propria professione che coniughi le competenze di un avvocato, di un amministrativo e di un sistemista.
In sostanza, di un insieme di conoscenze che poco hanno a che fare con un reparto IT o di un suo sistemista.
Chi poi pensasse che il cloud possa essere di aiuto, visto come esternalizzazione della complessità dell’IT, osserva Radice, è destinato a rimanere deluso, perlomeno nel medio periodo, e la diffusione di ambienti ibridi e multi cloud può invece rappresentare, se non correttamente organizzati e gestiti, una complicazione ulteriore e una ulteriore perdita di controllo.
E’ in un tale scenario di complessità crescente che un adeguato programma SAM può essere di aiuto nel recuperare il controllo, analizzare gli utilizzi, ottimizzare i costi, gestire i rischi ma soprattutto fornire le informazioni alla base delle conformità (GDPR) e della digitalizzazione aziendale.
“Dati basati su esperienze concrete presso aziende clienti di Netcom hanno evidenziato come in base all’attività di analisi ed ottimizzazione svolta da Netcom, sia stato possibile ottenere un risparmio sulla spesa finale che in media si è attestato al 33”, ha osservato Radice.
Controllare il software
Il problema, osserva Radice, e si può di certo essere d’accordo con lui, è che come tutte le cose non esiste la bacchetta magica e quello che serve è il giusto mix di ingredienti . Strumenti, metodologie e competenze sono tutti elementi indispensabili per il buon esito di un programma SAM.
Nello specifico, la tematica richiede l’utilizzo di tecnologie e un software di SAM è in pratica la condizione “sine qua non” per rendere approcciabile una attività altrimenti molto complessa e per collezionare e normalizzare dei dati trasformandoli in informazione e conoscenza.
“Netcom ha sviluppato componenti custom poi integrate ufficialmente all’interno del prodotto Snow, che hanno aiutato aziende altamente strutturate, a gestire in modo efficace la tematica SAM, grazie alla capacità di interfacciarsi, tramite connettori ad hoc, con sistemi terzi per svariate finalità, dal recupero di informazioni d’inventario, all’allineamento dei dati tra sistemi, al censimento degli asset, alla reportistica personalizzata”, ha illustrato Busato.
L’approccio Netcom
Uno dei punti chiave nell’approccio SAM di Netcom è costituito dalla snowboard, il punto di accesso alla piattaforma Snow. Da essa è possibile disporre visivamente delle informazioni rilevanti quali il trend delle macchine inventariate e gli alert relativi ad applicazioni, computer, licenze.
In proposito, Netcom ha realizzato un apposito widget che presenta delle informazioni sintetiche sullo stato di salute del sistema. In pratica, tramite 3 schede dai colori verde, giallo e rosso è possibile sapere in modo immediato e visivo se ci sono problemi bloccanti, avvertimenti o se tutto sta funzionando correttamente.
“Entro il 2020, le imprese che implementeranno una gestione efficace del SAM ridurranno dal 25% al 30% la spesa totale del software, ha dichiarato Gartner. Datevi un buon motivo per non adottare una soluzione di Software Asset Management!”, ha concluso Radice.
Certificazione Microsoft
Le specifiche competenze di Netcom hanno ottenuto importanti riconoscimenti, come l’essere stata certificata nell’offerta di servizi gestiti da Microsoft
“Vantiamo il titolo di Microsoft Managed Service Program, ottenuto a seguito di un percorso di verifica effettuato da parte di PWC. Offriamo un ventaglio di opzioni che vanno dal semplice assessment all’erogazione di un servizio gestito chiavi in mano”, ha illustrato Radice.
In pratica, un cliente non avrà la necessità di investire tempo e denaro nell’acquisizione di know-how sul licensing, nella formazione tecnica di personale all’uso del tool SAM per attività di configurazione e gestione, nel controllo e mantenimento nel tempo dello stato di conformità, nell’analisi per l’ottimizzazione delle licenze, dei contratti e dell’infrastruttura.