Digitalizzazione delle PMI in Italia: un’opportunità da cogliere nel 2025

Italia in ritardo nella digitalizzazione delle PMI: il report SME Digital Growth Index 2024 di Webidoo Insight Lab evidenzia sfide e opportunità per colmare il divario con l’Europa.

Secondo il report “SME Digital Growth IndeX 2024” di Webidoo Insight Lab, l’Italia scivola al 21° posto su 27 Paesi europei nella classifica della digitalizzazione delle PMI, registrando un punteggio del 36,1%, ben al di sotto della media UE del 40,2%. Questo risultato segna un rallentamento rispetto al 2023 e sottolinea la necessità di un cambio di passo per affrontare le sfide della trasformazione digitale.

A livello europeo, la classifica è dominata dalla Danimarca, Malta e Svezia, che si confermano ai vertici per innovazione tecnologica e adozione di strumenti digitali. All’opposto, Paesi come Romania, Bulgaria e Slovacchia chiudono la graduatoria.

Ma quali sono i fattori che ostacolano la crescita digitale delle PMI italiane e, soprattutto, come è possibile invertire questa tendenza?

Le aree critiche per le PMI italiane

Il report SME Digital Growth Index analizza cinque dimensioni chiave della digitalizzazione: presenza digitale, commercio digitale, infrastruttura tecnologica, ricerca e innovazione, e competenze digitali. L’Italia mostra criticità in tutte queste aree, con risultati al di sotto della media UE.

  1. Commercio digitale
    Solo il 18,5% delle PMI italiane utilizza l’e-commerce, un dato inferiore rispetto alla media UE del 22,2% e lontano dai numeri di Paesi come Lituania (38,3%) e Svezia (37,1%). Anche il commercio digitale transfrontaliero è limitato, fermandosi al 7,3%.
  2. Competenze digitali
    Con un punteggio del 26%, l’Italia si posiziona ben al di sotto della media europea del 33%, evidenziando un ritardo nella preparazione delle risorse umane. In confronto, Paesi come Danimarca e Finlandia registrano rispettivamente il 52% e il 44%.
  3. Presenza digitale
    Il 27,8% delle PMI italiane sfrutta la pubblicità online, mentre il 54,8% utilizza i social media per promuovere i propri servizi. Entrambi i valori sono leggermente al di sotto della media europea, con Danimarca (81,4%) e Malta (57,7%) che si distinguono come esempi virtuosi.
  4. Utilizzo dell’intelligenza artificiale (AI)
    L’adozione dell’AI è ancora agli inizi: solo il 4,7% delle PMI italiane la integra nei propri processi, contro una media UE del 7,4%. In Danimarca, il 14,1% delle imprese utilizza già queste tecnologie.

Opportunità per crescere

Nonostante le criticità, il report evidenzia opportunità significative per le PMI italiane. La digitalizzazione può rappresentare un volano per la competitività e la crescita economica, soprattutto attraverso:

  • E-commerce e digital export
    Le PMI italiane possono ampliare il proprio mercato puntando al commercio transfrontaliero e alle esportazioni digitali. Secondo il Barometro Europeo 2024, il 74% delle PMI europee prevede un aumento delle vendite internazionali grazie a strategie digitali più efficaci.
  • Adozione di tecnologie avanzate
    Intelligenza artificiale, machine learning e strumenti di automazione possono ottimizzare i processi, ridurre i costi e migliorare l’efficienza operativa. Investire in queste tecnologie consentirà alle imprese italiane di colmare il gap con i Paesi più avanzati.
  • Sviluppo delle competenze digitali
    Formare i dipendenti e dotarli di competenze aggiornate è una priorità per affrontare le sfide di un mercato in continua evoluzione.

I prossimi passi

Il report “SME Digital Growth IndeX 2024” mette in evidenza che il ritardo dell’Italia nella digitalizzazione delle PMI non è insormontabile. Serve però un’azione coordinata tra imprese, istituzioni e partner tecnologici per sostenere investimenti in infrastrutture, competenze e tecnologie.

Promuovere la digitalizzazione non significa solo adottare nuove tecnologie, ma ripensare i modelli di business, sviluppare strategie di export digitale e creare un ecosistema che favorisca innovazione e crescita sostenibile.

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