Il ransomware è un attacco ai dati aziendali molto articolato, che spesso parte da un precedente, invisibile attacco ai file di backup che l’attaccante copia, cifra e spesso rivende sul mercato nero. La strutturazione mette a dura prova i processi dell’azienda attaccata. Sono moltissime le aziende, soprattutto italiane, che non hanno un approccio strategico a questo problema, confidando nella fortuna.
Questa è una grave colpa, che mina il futuro e mostra l’inadeguatezza dei processi. Ma ormai è chiaro che gli attacchi si ripetono più volte nel tempo e quindi la sopravvivenza dipende dalla capacità strategica dell’azienda.
“Noi siamo un’azienda 100% di canale, quindi ragioniamo in quest’ottica – spiega Elena Bonvicino, Channel Manager Italy di Veeam – e al di là dei numeri nelle aziende italiane non c’è competenza, almeno non quella necessaria”. Può sembrare un’affermazione forte, ma non lo è: sappiamo bene che il numero di esperti di ICT e sicurezza in Italia cresce molto meno del necessario e che il grosso degli addetti ha un’età non più giovanissima.
Le competenze sono in costante aumento
Veeam ha una rete di partner variegata, che copre l’intero spettro dimensionale dalle aziende piccole a quelle più grandi.
“Quest’anno abbiamo ridisegnato l’area competenze, mostrando che la maggiore preparazione aumenta soddisfazione e retention del cliente, il fatturato per cliente, il numero di clienti e il cross selling anche interno a nuove LOBs, lines of business”.
La necessità di aggiornare le competenze non solo aggiungendo informazioni, ma anche modificando la struttura di riferimento, deve essere modulata all’interno della rete di canale, rinsaldandone le maglie.
“Veeam ha saputo interpretare questo cambiamento senza snaturare la normale capacità dei nostri partner, grazie al programma Partner With Partner – , dettaglia la Channel Manager -. Il nostro portafoglio offre white labels o altro che anche un partner pubblico può inserire in una soluzione CSP che porta miglioramenti immediati ma anche a medio/lungo termine”. Questo è un esempio per piccole e medie aziende, ma Partner With Partner propone soluzioni anche per le grandi aziende. “Nel mercato enterprise i clienti hanno forti competenze e si presentano già con assessment, possibili soluzioni sia tecniche sia commerciali: è questo terreno del VASP che si confronta su pianificazione, tempificazione, project management”.
Alla ricerca dell’immutabilità
Nell’ambito tecnico del backup la parola chiave è immutabilità, la tecnica che rende i dati non corruttibili su device (nastro o disco) o sul generico cloud. Parlando di immutabilità, una delle possibilità è il cloud, all’interno di un modello ibrido. “Tra i tanti partner di Veeam non c’è nessuno che abbia fatto una trasformazione completa, ma con le giuste competenze il cloud è diventato un forte punto di “cross-selling”. D’altronde il 3-2-1-1-0, regola d’oro del backup, dice che delle tre copie (su due media) una va off-site, una offline e una ha 0 errori, e l’1-1-0 è il campo di gioco proprio del cloud.