La nuova soluzione vAccess di RAD arricchisce la sua gamma di prodotti e rende tutte le sue soluzioni di interfaccia plug-in gestibili e smart
Le reti geografiche, dal back-bone allo strato di accesso, fisse o mobili, diventano sempre più critiche per l’operatività aziendale e la costante diffusione del cloud e della mobility nonché la diffusione di soluzioni e funzioni di rete virtuale sta contribuendo a renderne ancor più critica la disponibilità e l’efficienza.
E’ una evoluzione e un’esigenza, soprattutto per il gestore della rete, di cui RAD, rappresentata in Italia da CIE Telematica, ha preso atto e che si è concretizzata nel recente rilascio della sua soluzione vAccess, un prodotto con cui si è posta l’obiettivo di rendere facilmente gestibili e smart le sue soluzioni plug-in di interfaccia (SMP: Small Form Pluggable).
La soluzione che rende intelligenti e gestibili i dispositivi SFP copre tre diverse aree:
- L’esigenza di funzionalità di data-plane
- Controllo e gestione dei dispositivi pluggable di RAD
- Funzionalità per garantire la Service Assurance
A questo si aggiunge un insieme di funzioni che aggiornano i sistemi operativi delle macchine su cui girano le funzioni di rete virtuale portandole a un livello adeguato alle esigenze tipiche di servizi carrier grade.
A fronte di queste esigenze RAD ha incorporato in vAccess le tre funzioni specifiche seguenti:
- vRIC: servizio di Packet over TDM (E1/T1/E3/T3) con MiRIC-ML , con il supporto del protocollo PPP and MLPPP in ambienti virtuali vCPE
- Controllo e gestione dei dispositive RAD pluggable (MiRIC-ML).
- vPM: controllo attivo della connettività VNF, PM e delay/PDV. In particolare, la funzione si estrinseca nel supporto di servizi concatenati al fine di garantire la compliance ai livelli di servizio SLA e nel rilevare e segnalare il degrado delle prestazioni al fine di permettere una risoluzione veloce dei problemi.
Un esempio di come ha trovato applicazione vAccess lo si ha considerando quanto realizzato da un service provider del Nord America.
Il provider, ha illustrato CIE Telematica, aveva la necessità selezionare un fornitore di white box per vCPE distribuiti al fine di lanciare servizi tramite un CPE universale (uCPE) per l’accesso in fibra in uno scenario di utente che però era caratterizzato da una significativa percentuale di utenti pari a oltre il 25% che non disponevano di accesso in fibra ottica ed erano connessi con accesso TDM (T1/E1 e T3/E3).
La soluzione adottata è consistita nel realizzare una infrastruttura consistente in accessi pluggable per la conversione “PNF-Ethernet to TDM” da realizzarsi tramite Smart SFP, e con software VNF che connette più dispositivi smart SFP in un unico link logico PPP/MLPPP.